Elezioni ad Avellino, tra Genovese e Preziosi contesa sulla candidatura

Il consigliere comunale uscente e il giornalista in corsa per il centrodestra

Al centro, il giornalista Rino Genovese
Al centro, il giornalista Rino Genovese
di Alberto Nigro
Venerdì 26 Aprile 2024, 08:42
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Potrebbe essere quella di lunedì 29 aprile la data in cui la città di Avellino conoscerà il nome del candidato sindaco del centrodestra.

Dopo le riunioni che si sono svolte nella tarda serata di mercoledì e nella mattinata di ieri e che hanno visto la partecipazione di diversi riferimenti dei partiti della coalizione alla presenza del deputato democristiano Gianfranco Rotondi e del consigliere regionale dei Moderati e Riformisti, Livio Petitto, si è deciso di attendere lo svolgimento della conferenza programmatica di Fratelli d'Italia che andrà in scena a Pescara a partire da oggi e fino al 28 aprile prima di sciogliere le riserve.

La situazione è ancora caotica e per il momento l'unica certezza riguarda l'indicazione di Modestino Iandoli come candidato sindaco per Fratelli d'Italia, ma ad assumere consistenza nelle ultime ore è il nome del giornalista Rai, Rino Genovese. Su di lui sarebbero pronti a convergere il sindaco di Montefalcione, Angelo Antonio D'Agostino, e il deputato Gianfranco Rotondi, ma un'apertura potrebbe venire anche dai partiti della coalizione con l'eccezione di Fratelli d'Italia.

Quest'ultima, d'altro canto, ha già proposto Iandoli e spinge per una competizione elettorale fortemente identitaria, mentre Genovese guarda alla nascita di una coalizione ampia, in grado di andare oltre le sigle di partito. «Già da un po' di tempo - afferma Genovese - ho dato la mia disponibilità ad essere in campo per provare a favorire lo sviluppo di Avellino e il benessere dei suoi cittadini. Naturalmente, il tema non è e non è mai stato la mia candidatura a sindaco, ma il progetto, per cui qualora si dovesse individuare una figura che meglio di me è in grado di portare avanti determinati valori e coinvolgere i cittadini avellinesi sarei prontissimo a fare un passo indietro e a mettermi a disposizione». Insomma, il ragionamento va avanti, anche se il nome di Genovese non è l'unico in campo.

A circolare con sempre maggiore insistenza, infatti, c'è anche quello di Costantino Preziosi, che proviene da cinque anni di opposizione dura al governo Festa, ma che, grazie alla lunga esperienza tra i banchi di Palazzo di Città, potrebbe contare su un consenso a 360 gradi.

Sul tavolo, inoltre, resta il nome del coordinatore provinciale dell'Udc, Gennaro Romei, pesantemente spinto dai vertici regionali e nazionali del suo partito. Su quanto sta accadendo è Rotondi ad intervenire. «È necessario - dice - che la classe dirigente del centrodestra resti unita perché ha il dovere di assicurare alla città un'altra idea di governo». Iandoli, spiega, «rappresenta la proposta del partito di maggioranza condivisa dalla Democrazia Cristiana» perché si tratta di una figura autorevole, «che proviene da una militanza antica» e che «assicurerebbe una gestione politica della città».

Insomma, sottolinea Rotondi, «se ci fosse una convergenza su di lui ne sarei contento, così come lo sarei se la convergenza si registrasse su una figura come Rino Genovese». Entrambi, d'altro canto, «stanno mostrando dignità e postura istituzionale essendosi resi disponibili alla candidatura, ma dicendosi aperti a sintesi diverse». Nelle sue parole non è mancato un riferimento alla vicenda giudiziaria che sta interessando l'ex sindaco Gianluca Festa e pezzi della sua maggioranza. «L'esperienza Festa - afferma - va giudicata nel lungo periodo, non nel vortice della vicenda di cronaca. La Procura - chiarisce - sta svolgendo il proprio lavoro, ma questo non rappresenta un giudizio penale, né politico». Insomma, «i consiglieri che hanno collaborato con Festa in questi anni non vanno criminalizzati. Chi ha sbagliato - conclude - ne risponderà, ma non è immaginabile un'ordalia mediatica».

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