Mip-C, nuova malattia associata al Covid: 8 decessi registrati dallo studio. Bassetti: «Prima volta che ne sento parlare». Andreoni: è una cosa seria

La sindrome può colpire anche persone che hanno avuto una infezione lieve

Covid, la nuova malattia Mip-C associata al virus: 8 decessi registrati. Bassetti: «Nessun allarme»
Covid, la nuova malattia Mip-C associata al virus: 8 decessi registrati. Bassetti: «Nessun allarme»
Mercoledì 15 Maggio 2024, 10:48 - Ultimo agg. 16:43
4 Minuti di Lettura

Nonostante la pandemia Covid sia ormai passata, la scia del virus Sars-CoV-2 colpisce ancora. Un gruppo di ricercatori internazionali ha scoperto una nuova condizione che può svilupparsi in individui infettati dal Sars-CoV-2, anche in coloro che presentano sintomi lievi o nessun sintomo di Covid. Si tratta della autoimmunità Mda5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid, ribattezzata come Mip-C. La ricerca Usa-Uk è stata pubblicata su eBIOMedicine. Questa sindrome non solo può essere fatale - sono stati riportati otto decessi su 60 casi descritti nello studio - ma può colpire anche persone che hanno avuto un'infezione lieve o asintomatica dal virus.

La malattia e i sintomi

La MIP-C è una rara malattia autoimmune, infiammatoria e cronica che colpisce principalmente pelle, muscoli e polmoni, causando una sindrome polmonare interstiziale a rapida progressione e potenzialmente mortale. È causata da anticorpi che attaccano l'enzima MDA5, un recettore che rileva virus RNA come il SARS-CoV-2.

Questa malattia è associata al Covid-19, con un aumento dei casi dal 2019 al 2021 e un calo nel 2022. I sintomi includono cicatrici polmonari, artrite, mialgia ed eruzioni cutanee. Studi hanno rilevato che i pazienti con alti livelli di reazione autoimmunitaria contro MDA5 presentano anche elevati livelli di interleuchina-15, correlata a fibrosi polmonare progressiva. Non tutti i pazienti avevano avuto un'infezione confermata da SARS-CoV-2, suggerendo che anche infezioni lievi possono indurre la MIP-C. La MIP-C si sarebbe diffusa oltre il Regno Unito, ma mancano dati specifici.

Le dichiarazioni di Bassetti

«Non dobbiamo preoccuparci per questa Mip-C, è una malattia autoimmune che può essere indotta da Sars-CoV-2 - spiega all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - è la prima volta che ne sento parlare in 4 anni di Covid. Sono lavori interessanti portati avanti durante la pandemia, ma io non ho mai visto un caso da quando faccio questo mestiere. Sicuramente il Sars-CoV-2 può aver esacerbato alcune malattie, può aver acceso alcune patologie autoimmuni a livello polmonare già conosciute, ma - conclude - non credo che questa sia un grande problema».

IL PARERE DI ANDREONI

Mip-C è una sigla che sta preoccupando chi si occupa di ricerca su Sars-CoV-2, una nuova condizione che può svilupparsi in individui infettati dal virus oggi non più pandemico, come ha dimostrato un recente studio. «Si tratta dell»autoimmunità Mda5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid, ma è una forma distintiva di dermatomiosite - una patologia autoimmune - in cui l'organismo sviluppa anticorpi verso strutture dell'organismo stesso, dai muscoli alla cute. Oggi questo studio internazionale ci dice che l'infezione da Sars-CoV-2 è il trigger scatenante. La dermatomiosite è una malattia seria, anche letale in alcuni casi. Questo e altri studi stanno accendendo una luce su come Sars-CoV-2 possa scatenare malattie autoimmuni, Mip-C non sarà l'unica». A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana di malattie infettive, e professore ordinario all'università Tor Vergata di Roma. Il filone di studi che sta approfondendo questa condizione, Mip-C, «è molto interessante perché dopo 4 anni di lavori sul Sars-CoV-2 si stanno scoprendo nuovi legami con diverse malattie autoimmuni. La causa della dermatomiosite si ipotizzava potesse essere un virus - continua Andreoni - e oggi sappiamo che è molto probabilmente il Covid ha un ruolo«. Un patogeno che continua a creare problemi, quindi? »Molte scoperte arrivano proprio perché stiamo studiando come comunità scientifica in modo molto approfondito questo virus respiratorio, quindi - conclude - in un prossimo futuro troveremo altre malattie legate a questa infezione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA