Napoli, Elvira travolta e morta a Mergellina; l'accusa soft: «Due anni e otto mesi al centauro omicida»

In aula l'imputato ha chiesto perdono

La tragedia di Elvira Zriba
La tragedia di Elvira Zriba
di Melina Chiapparino, Leandro Del Gaudio
Martedì 21 Maggio 2024, 08:45 - Ultimo agg. 22 Maggio, 18:40
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Una battaglia in aula a colpi di perizia, tra la richiesta di perdono da parte dell'imputato, le lacrime della famiglia, le conclusioni scientifiche del perito. Va avanti così il processo che si sta celebrando per accertare la responsabilità di Elvira Zibra, la ragazza di 34 anni travolta e uccisa nell'estate di due anni fa, nella zona degli imbarchi degli aliscafi di Mergellina. È stato il pm di udienza ad avanzare una richiesta di condanna a carico dell'imputato Gianluca Sivo, 32 anni, responsabile di aver lanciato una moto in un breve tratto di via Caracciolo, finendo con impattare sul corpo della ragazza, a sua volta intenta ad attraversare l'arteria che costeggia il lungomare. In sintesi, il pm ha chiesto una condanna a due anni e otto mesi di reclusione (al netto dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato), con l'accusa di omicidio stradale. Aula 413, gup Linda Comella, le parole del pm servono a ripercorrere un episodio avvenuto la notte tra il 28 e il 29 agosto del 2022, che ha purtroppo dato inizio a una scia di incidenti e sinistri stradali che hanno insanguinato piazze e vie al centro e in periferia. Fatto sta che prima di entrare nel merito del processo per la morte di Elvira, conviene ricordare quanto sta accadendo nel nostro distretto: sabato notte, sono quattro i ragazzi morti in due incidenti stradali nel Casertano; ieri si è saputo di altri due gravi investimenti a Napoli, vittime anchora due pedoni; mentre è di questi giorni la notizia della morte di una cittadina di origini cinesi in via delle Repubbliche marinare, altra strada ad altro rischi che divide in due un pezzo di periferia orientale. Ma torniamo al caso di Elvira. Torniamo al processo. Assistiti dal penalista Giuseppe Catalano, la famiglia della ragazza investita è costituita parte civile; stessa scelta adottata due anni fa, quando si è chiuso il processo a carico dell'omicida stradale di Mustapha Zibra, altro lavoratore travolto da un'auto - in questo caso a Pianura - mentre tornava a casa da una giornata di lavoro. In aula, Gianluca Sivo, erede di una famiglia di pizzaioli accorsati, che è assistito dal penalista napoletano Giuseppe D'Aliese. La storia è nota. L'uomo diede un passaggio a un'amica, usando la moto di un conoscente. Lo sprint al semaforo, la moto che si impenna, la donna che viene travolta. Ieri, il gup ha voluto convocare e riascoltare di nuovo il perito del pm. È la seconda volta che viene ascoltato. Scandisce un dato: la moto andava intorno ai 74 chilometri orari. Ora tocca alla difesa, che - al netto del dolore per la morte di una donna - ha sempre ribadito il tentativo di Gianluca di sterzare per evitare l'impatto. Ma cosa accade sull'asfalto napoletano?

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Il trend

L'emergenza sicurezza stradale a Napoli cresce con numeri allarmanti e la media di almeno un investimento mortale al mese dall'inizio del 2024. La strage dei pedoni, infatti, è arrivata a sette vittime dal primo gennaio. L'ultima vita spezzata è stata quella di Yang Xiaohu, una 32enne di origine cinese, investita da una moto mentre attraversava in via Repubbliche Marinare sabato mattina, giornata in cui anche un 26enne di origini straniere riportò la frattura di una clavicola dopo essere stato investito in via Foria. La donna, dopo tre giorni di ricovero in Rianimazione all'ospedale del Mare, non è sopravvissuta ai traumi dell'impatto. Un ennesimo grave episodio è accaduto ieri mattina, intorno alle 9.00, e ha coinvolto due vittime, marito e moglie, ora ricoverati entrambi in prognosi riservata rispettivamente all'ospedale Cardarelli e ospedale del Mare. Il duplice investimento si è verificato a Ponticelli, in via Luca Pacioli dove la coppia, lui di 85 anni e lei di 75, stava attraversando fuori dalle strisce pedonali. Dalle prime ricostruzioni effettuate dalla Polizia locale sembra che i due anziani stessero attraversando la carreggiata da destra verso sinistra rispetto alla direzione di marcia del veicolo che li ha investiti, un'auto condotta da un 48enne che procedeva in direzione della Strada Statale 162.
Sull'episodio sono in corso le indagini degli agenti municipali per chiarire con esattezza la dinamica dell'investimento e accertare eventuali responsabilità. La strage dei pedoni sarà al centro della manifestazione annunciata da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra con il coinvolgimento «dei familiari delle vittime della strada per denunciare la guida selvaggia e inciviltà che a Napoli sono in aumento con condotte di auto e scooter sempre più spericolate e pericolose».

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