Ancora Napoli protagonista a Parigi ma questa volta, dopo i capolavori classici di Capodimonte esposti al Louvre, protagonista è l’arte contemporanea con la mostra di dipinti di Danilo Ambrosino intitolata “L’oro di Napoli”. Ospitata nella galleria Mazarine Variations che la napoletana Marussa Gravagnuolo ha aperto nel Duemila insieme a Christine Lahoud, la rassegna curata da Alessandra Pacelli inaugura il 14 marzo (fino al 18 maggio) presenta una ventina di opere di medio e grande formato che l’artista ha realizzato sul tema della flora mediterranea utilizzando smalti su fondali in foglia d’oro.
Palme, cactus, bambù, agavi, filodendri: il rigoglio del Mediterraneo è qui cristallizzato in dipinti che l’oro trasforma in icone.
Il lavoro di Ambrosino è il racconto di un giardino incantato, un richiamo alla Grande Bellezza italiana in cui la tradizione pittorica napoletana della Nature Morta incontra la creatività Pop. E la precisione figurativa che ricorda gli erbari del passato ora diventa portavoce di urgenze ambientaliste, di un ecologismo gioioso che riconosce alla pianta il ruolo di primadonna.