Sparatoria nel bar. Nina Moric: «Capitata lì per caso, solo un caffè e qualche foto»

«Ho saputo della sparatoria solo perché i miei amici mi hanno telefonato temendo che fossi rimasta ferita. Ma in realtà in quel bar c’ero passata almeno...

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«Ho saputo della sparatoria solo perché i miei amici mi hanno telefonato temendo che fossi rimasta ferita. Ma in realtà in quel bar c’ero passata almeno due ore prima e non conosco nessuno delle persone coinvolte in questo fatto tragico. Non sono la protagonista di questa vicenda: spero solo che la ragazza possa riprendersi al più presto». Sabato sera Nina Moric era proprio in quel locale in compagnia del fidanzato: si trovava lì a bere un caffè, a fare fotografie e a firmare autografi. Stesso posto ma, per fortuna, orari diversi. 


Cosa è accaduto sabato sera? 
«Io e il mio fidanzato Luigi Mario, che è originario di Torre del Greco e conosce molto bene questa zona, abbiamo deciso di trascorrere il week end a Napoli. Siamo andati in pizzeria al Vomero in compagnia di altri amici».

Stava lavorando? Aveva una serata? 
«No, non stavo lavorando: ero semplicemente a cena con degli amici». 

Personaggi famosi? 
«Qualcuno si. C’era Lele Mora, con lui ci conosciamo da una vita e appena possiamo ci vediamo. C’erano anche Lisa Fusco, Davide Marotta: abbiamo scherzato, abbiamo chiacchierato, ci siamo divertiti, niente di più. Un sabato sera davvero tranquillo. Abbiamo fatto un video ricordo della serata e l’ho pubblicato su Facebook». 

Quel video ha fatto credere a tutti che ci fosse anche lei nel bar della sparatoria.
«È vero, ma non capisco perché la gente abbia frainteso. Si vedeva chiaramente che eravamo in pizzeria. Tutti condividono video allegri sui social, l’ho fatto anche io: non c’è nulla di male. Intorno alla mezzanotte poi dopo aver mangiato la pizza ce ne siamo andati via».

E siete andati al bar Montella di Giugliano?
«In realtà non lo avevamo programmato: io e Luigi Mario dovevamo raggiungere alcuni amici in provincia di Caserta e lungo il tragitto Gigi mi ha detto di voler prendere un caffè. Allora ci siamo fermati al primo locale che abbiamo incrociato, quello dove poi è accaduto il fatto. Ma era molto prima che succedesse la vicenda alla quale ribadisco di non aver assistito». 

Che ora era? Conosce i proprietari del bar Montella? 
«Sarà stata mezzanotte o giù di lì: non conoscevo il bar e non conosco i titolari, ci siamo ritrovati lì per caso, almeno due ore prima che accadesse l’inferno. Il caffè ce lo hanno offerto loro».

Ma sui social lei appare in alcune foto con i titolari. 
«Come mi capita spesso, il proprietario mi ha chiesto di fare una foto insieme: abbiamo fatto un selfie con la moglie e una bambina, credo fosse sua figlia. Subito dopo siamo andati via. Ho scoperto solo domenica mattina quello che era successo» 

E come l’ha scoperto? 
«Il telefono non ha mai smesso di squillare: i telegiornali riportavano la notizia che ero stata coinvolta nella sparatoria di Giugliano. Tantissimi amici mi hanno chiamata spaventati, preoccupati che fossi rimasta ferita. Ma non c’ero, al locale ci siamo passati diverse ore prima». 

Per fortuna non c’era. Ma c’era stata. 
«Sì, ma non direi che si è trattato di fortuna, sarò stata in quel bar in tutto dieci minuti e ripeto di esserci finita per caso. Se avessi lasciato il locale cinque minuti prima della sparatoria mi sarei considerata una miracolata. Ma poteva accadere a tutti: anche lei poteva trovarsi in quel bar, al posto sbagliato nel momento sbagliato. Purtroppo succede a Napoli, a Milano, succede ovunque». 

La vittima del raid non rischia la vita però è ancora in condizioni gravi. 
«Spero guarisca presto, che possa riprendersi e tornare a una vita normale nel più breve tempo possibile. Purtroppo la violenza è diventata quotidiana, è un problema che non riguarda solo Napoli». 

Tornerà a Napoli anche dopo questo episodio? 

«Assolutamente si, Napoli è una città bellissima, ci vengo sempre volentieri, si mangia benissimo, il clima è fantastico, la adoro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino