Avellino. Banda di albanesi in autostrada bloccata dopo un inseguimento

Avellino. Banda di albanesi in autostrada bloccata dopo un inseguimento
di ​Maria Stanco
Mercoledì 10 Dicembre 2014, 08:50 - Ultimo agg. 09:36
3 Minuti di Lettura
Arrivano i primi tangibili risultati della maxi operazione contro i furti in appartamento messa in campo dai carabinieri del Comando provinciale di Avellino in collaborazione con la compagnia di Mirabella Eclano, retta dal Capitano Madaro.



Il riscontro più importante è certamente che, da giorni, nella Valle dell’Ufita e del Calore, non si denunciano più furti. La gente sta cominciando, finalmente, a riacquistare la serenità perduta anche grazie alla folta presenza di carabinieri impegnati ventiquattro ore su ventiquattro sul campo. Una fittissima rete di monitoraggio è stata messa in atto sulle principali arterie stradali, ma non solo. In parallelo è stato attuato dalla Compagnia di Mirabella, con l’ausilio del Reparto Speciale della Compagnia Intervento Operativo di Napoli, anche un pattugliamento stradale con servizi di osservazione e pedinamento di militari in borghese del Reparto Operativo, dell’autostrada che costeggia i comuni maggiormente interessati dal fenomeno dei furti, Montemiletto e Venticano su tutti.



Ed è proprio grazie all’ intensificazione dei controlli che, domenica notte, i militari sono riusciti ad intercettare un’auto che procedeva, con fare sospetto, sulla A16 in direzione Bari. Erano le 21.30 circa quando i carabinieri, in borghese, hanno notato la Ford Focus che si muoveva lentamente, a margine della carreggiata, proprio all’altezza della galleria di Montemiletto. Dopo qualche minuto di osservazione, i militari hanno cominciato a pedinare l’auto. L’uomo alla guida, accortosi di essere seguito, ha cominciato ad accelerare innescando un vero e proprio inseguimento.



Grazie all’intervento di altri equipaggi, prontamente intervenuti, la corsa del sospetto è poi terminata nei pressi del casello di Grottaminarda, dove la macchina è stata bloccata e perquisita. Al momento del controllo, nell’abitacolo, è risultato esserci solo un albanese di 30 anni. In base alla ricostruzione fatta dagli uomini dell’arma, pare però che, all’inizio dell’inseguimento, nell’auto ci fossero almeno tre persone. E’ piuttosto probabile, dunque, che gli altri occupanti siano velocemente scappati, uscendo dalla macchina, approfittando del rallentamento, strategicamente provocato dai carabinieri, per costringere la macchina a fermarsi. A seguito di un controllo la Focus è risultata intestata ad un prestanome pregiudicato della provincia di Caserta, già noto per reati simili, ed è stata sottoposta a sequestro perché sprovvista della copertura assicurativa. Al suo interno, però, non è stato trovato nulla che potesse essere utilizzato per un furto.



E’ piuttosto probabile, dunque, che i fuggitivi abbiano portato con loro eventuali zaini contenenti grimaldelli ed arnesi atti allo scasso. Sono in corso accertamenti, da parte delle forze dell’ordine, proprio per cercare di risalire all’identità di queste persone e delineare l’esatta dinamica dei fatti. Il 30enne, bloccato dai carabinieri, intanto, non ha saputo giustificare la sua presenza in zona ed è stato proposto per il foglio di via. Visti i buoni risultati ottenuti fino ad ora i carabinieri continueranno a presidiare il territorio con la medesima intensità. Resteranno in Irpinia, a tempo indeterminato, anche i militari del C.I.O.



Gli uomini del reparto «Intervento Operativo» supporteranno, sul campo, i colleghi delle cinque compagnie provinciali già impegnate attivamente da oltre una settimana che, almeno per il momento, pare stiano dissuadendo le scorribande del gruppo di malviventi.