Svanito nel nulla nell'Avellinese: il giallo di Gianluigi e la pista esoterica

Svanito nel nulla nell'Avellinese: il giallo di Gianluigi e la pista esoterica
di ​Francesca des Loges
Giovedì 26 Febbraio 2015, 09:32 - Ultimo agg. 09:33
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Il misterioso caso di Gianluigi Russo di nuovo a «Chi l’ha visto?». Le telecamere della nota trasmissione di Raitre sono tornate sul posto per ripercorrere la drammatica vicenda del giovane di Torelli di Mercogliano scomparso a ottobre 2013, dopo le inquietanti ipotesi delle ultime settimane avanzate dai familiari riguardo a possibili collegamenti con sette sataniche o di arruolamenti nella legione straniera, come ipotizzato dal padre Rocco spinto, dal miraggio di facili guadagni.



Ad inquietare maggiormente i familiari è stato il ritrovamento sul suo computer della fotografia dell’Abbazia di Montevergine e di collegamenti a siti a contenuto satanico, che uniti alla sua passione per la matematica e alla fisica quantistica farebbero pensare ad un interessamento all’esoterico. Fatti che spaventano e in ogni caso lasciano ulteriori dubbi. Innanzitutto sul tipo di legami con questi ambienti che potrebbero rivelarsi anche solo oggetto di interesse personale da parte del giovane e non avere, quindi, un collegamento diretto con la sua sparizione.



Intanto il lungo filmato di ieri sera, intervallato da interviste al padre, alla madre Anna Iandolo e al suo compagno Paolo Lamberti e agli zii Marianna Coppola e Antonio Ambrosoli, ha ripercorso la storia del giovane, oggi 27enne, di cui non si hanno più notizie da quando uscì di casa in tuta, senza portare nulla con sé, allontanandosi con la sua auto nel primo pomeriggio di quel lontano 18 ottobre 2013. A destare preoccupazione è il fatto che sia uscito senza cellulare, documenti e soldi, dicendo di andare a fare un giro e che quel giorno aveva il solito appuntamento in palestra, dove non è mai arrivato. Quattro giorni dopo la sua Hyundai fu ritrovata davanti al cancello dell’ex Base Nato di Campomaggiore, zona che non conosceva. Ma di Gigi nessuna traccia.



Ad oggi l’ipotesi dell’allontanamento volontario resta quella più accreditata, come quella del probabile coinvolgimento di almeno un’altra persona, come del resto aveva fatto supporre il comportamento delle unità cinofile e dei cani molecolari impegnati nelle ricerche. Tutti gli animali, infatti, partendo dalla sua auto si sono fermati poco più giù, proprio al bivio antistante l’incrocio che conduce alla Base Nato.



Cosa che all’epoca fece supporre che Gigi fosse salito su un’altra auto che lo aspettava.

Nulla è emerso nemmeno nelle successive settimane, dopo ricerche che hanno coperto l’intera montagna fino ad arrivare ai canali fluviali di Mugnano del Cardinale. Anche i numerosi avvistamenti, soprattutto nel salernitano, si sono rilevati inconsistenti così come le ricerche da parte di un investigatore privato e di un grafologo. Le forze dell’ordine hanno lavorato costantemente in ogni direzione setacciando la vita privata di Gianluigi, descritto dai familiari come un giovane timido e riservato dedito al lavoro e alla palestra, con pochi amici e che passava le serate in casa leggendo libri oppure al pc.



Un giovane dal quale nessuno poteva mai aspettarsi una sparizione improvvisa che ha lasciato tutti nello sgomento. E così a 16 mesi dalla scomparsa si continua a cercare nella speranza di giungere ad una svolta.