Quando Fatima vestiva lo hijab a Domicella

Quando Fatima vestiva lo hijab a Domicella
di Giovanni Sperandeo
Martedì 14 Luglio 2015, 09:29 - Ultimo agg. 09:45
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C’è un legame tra l’Irpinia e la combattente jihadista Fatima, per l’anagrafe italiana Maria Giulia Sergio. È quello legato ai luoghi di origine della ragazza ventottenne emigrata in Siria dopo l’adesione alle fila dell’Isis. Assunta Buonfiglio, la madre della donna ribattezzata sotto l’Islam come Fatima Az Zahra, è nata a Domicella sessanta anni fa.



Solo con il matrimonio, Assunta Buonfiglio – tratta in arresto lo scorso primo luglio insieme al marito Sergio Sergio e all’altra figlia Marianna – si è trasferita prima nel Napoletano e poi in provincia di Milano, ad Inzago, dove ha vissuto e lavorato per decenni. Il particolare delle origini della famiglia Sergio – fermata dalla polizia perché pronta a trasferirsi in Siria ad abbracciare la lotta armata, reato contestato associazione a delinquere finalizzata al terrorismo – è stato sempre tenuto riservato per approfondire verifiche ed altri punti di contatto della neo jihadista.



L’antiterrorismo ha fatto ricerche scrupolose, da almeno un anno, proprio sui familiari di Fatima risultati comunque estranei alle attività terroristiche della congiunta. Analisi di routine, quelle sulle famiglie di origine, che servono a diversi scopi per gli uomini che combattono il terrorismo islamico. La signora Assunta Buonfiglio, anch’essa convertita all’Islam insieme al marito e all’altra figlia, ha vissuto a Domicella tutta la giovinezza, allontanandosene dopo il matrimonio, per trasferirsi in altre località, fino all’arrivo ad Inzago.



Nel paese irpino non ci sono parenti stretti di Fatima anche se, come riscontrato, in passato la ventottenne diverse volte è tornata a Domicella. Alcune persone ricordano la ragazza e la madre abbigliate con i classici vestiti della tradizione islamica e con l’hijab. «Veramente impressionante – spiega una signora – vederle coperte come le donne di posti così lontani che noi vediamo solo in televisione». Ma nessuno le aveva mai chiesto sul perché avesse abbracciato una nuova confessione. Una scelta, confida un’altra persona di Domicella – fatta dopo un convinto percorso di formazione.



Quello che è certo è che nessuno, nel borgo irpino, poteva pensare che la ragazza, qui conosciuta come Maria Giulia, potesse diventare una guerriera nel nome dell’Islam . Quello che invece è certo che, almeno negli anni dell’adolescenza, la ragazza insieme alla famiglia veniva spesso d’estate a trovare alcuni parenti, oggi non più residenti in Irpinia. Assunta Buonfiglio, la sessantenne madre di Fatima, di chiare origini irpine, è stata arrestata dalla Digos circa due settimane fa.



Secondo le accuse dell’Antiterrorismo, l’intera famiglia – da tempo convertita dall’Islam - era pronta ad abbandonare la loro casa per ricongiungersi in Siria con la figlia ed iniziare anche loro la battaglia contro gli infedeli. Tra le accuse anche un messaggio di esultanza dopo l’attentato al giornale francese Charlie Hebdo. Una indagine, questa che ha a riferimento la giovane Fatima, che promette di riservare nuovi risvolti sorprendenti, dopo quelli legati alla decisione di aderire all’estremismo islamico in nome di Allah.