Avellino. Vittima di una truffa online gioca d'astuzia e scopre l'imbroglione

Avellino. Vittima di una truffa online gioca d'astuzia e scopre l'imbroglione
Sabato 2 Agosto 2014, 09:25 - Ultimo agg. 14:49
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Lauro. Aveva acquistato un oggetto su un sito internet di aste ma dopo qualche giorno aveva constatato che la merce non gli era stata spedita. Fiutando la truffa, un trentenne di Lauro ha escogitato una sorta di prova del nove. Ha ricontattato il venditore con un'altra identità, facendo finta di voler comprare l'oggetto. Stessa procedura, stavolta senza rimetterci un centesimo, e una volta compreso il trucco è passato al contrattacco. Prove alla mano, il trentenne ha presentato denuncia ai carabinieri di Lauro che hanno fatto una interessante scoperta: il truffatore, un quarantenne pugliese, interpretava l'arte del raggiro come una vera e propria professione.

Tutte di entità ridotte, le truffe consumate che, nella maggior parte dei casi, non vengono nemmeno denunciate dalle vittime.

L'autore delle malefatte, di professione operaio, ha rimediato una denuncia per truffa con un'indagine aperta per capire quante persone abbia raggirato nel corso del tempo, circostanza che potrebbe aggravare la sua posizione.

Che ci fosse sotto un imbroglio è stato il primo pensiero del trentenne di Lauro dopo che, passati alcuni giorni, il pacco anelato non appariva all'orizzonte .

Il giovane, da tempo, era alla ricerca di un particolare pezzo meccanico e ci era riuscito tramite internet, con una spesa anche abbastanza impegnativa: cinquecento euro.

Passati altri giorni, il sospetto diventa ahimè realtà. È rimasto fregato da un imbroglione - il suo pensiero. Rischio messo in conto da chi compie gli acquisti on line ma che lascia sempre di stucco, essendo in pratica niente di più che un furto di danaro.

Il trentenne però non si arrende. Non vuole farla passare liscia al truffatore. Vuole incastrarlo e portarlo in tribunale. Nota che l'inserzione è ancora valida e ricontatta il venditore, fingendosi un'altra persona però. Il prodotto è disponibile e il prezzo è pattuito. Conferma finale che è stato vittima di una falsa vendita. La truffa è servita, un'altra volta, e chissà quante persone sono cadute nelle rete dell'operaio pugliese.

Così il ragazzo si reca in caserma a Lauro e spiega il fatto al maresciallo dei carabinieri Francesco Savarese. Partono i controlli e si scopre che il truffatore pugliese riceve dei cospicui bonifici, giustificati solo dalla sua attività di vendita fittizia.

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