Benevento, emergenza migranti: i sindaci chiudono le porte: «Non c'è spazio»

Benevento, emergenza migranti: i sindaci chiudono le porte: «Non c'è spazio»
di Maria Tangredi
Martedì 19 Agosto 2014, 23:21 - Ultimo agg. 20 Agosto, 08:33
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Il Sannio come Lampedusa. Sono arrivati in centinaia negli ultimi mesi ospiti in strutture di accoglienza gestite da associazioni private.

Uomini, donne, e anche bambini, fuggiti dalla guerra, dalle dittature, dalla fame. Hanno tutti la stessa destinazione: l'Italia. Per molti una terra di passaggio, per altri la meta finale del viaggio della disperazione.



Un esodo biblico con tappa anche nel Sannio. Sono circa quattrocento i migranti arrivati, con l’operazione «Mare Nostrum», negli ultimi mesi in provincia. Arrivi ma anche fughe. Qualcuno è rimasto, in attesa dei permessi e del riconoscimento dello status di rifugiato (decide la commissione di Caserta), e non intende lasciare questa terra. Nel Sannio sono arrivati somali, nigeriani, maliani, eritrei ed etiopi.



Montesarchio, Sant'Agata dei Goti, Campoli, Ponte, San Giorgio del Sannio, Paolisi, Dugenta i paesi dove sono stati aperti o apriranno i centri di accoglienza. Oggi saturi. Eppure gli arrivi continuano. L'emergenza non è finita, ma i sindaci adesso vogliono chiudere le porte.



«Abbiamo già dato» dicono i primi cittadini. E lo hanno dichiarato anche al prefetto. A Paolisi, lungo l'Appia, a breve sarà aperta un centro gestito da privati. L'amministrazione è contraria. «Non dipende da noi - dice il vicesindaco Vincenzo Parrella - accogliere queste persone. Capiamo la situazione umanitaria ma siamo una piccola comunità, la gente ha paura. Non siamo d'accordo a ospitare migranti». Negativa la risposta data alla prefettura anche da Dugenta che non ha strutture pubbliche da offrire, mentre è già pronta una privata destinata ad accogliere una cinquantina di migranti. Dopo le proteste di parte della popolazione, il sindaco Renzi in Consiglio ha dovuto chiarire la posizione e l'estraneità dell'amministrazione. «Naturalmente - dice il vicesindaco Pierina Ciervo - pur se si tratta di privati che gestiranno il centro seguiremo con attenzione l'evolversi della situazione».



Posti saturi a San Giorgio del Sannio nelle strutture che già da qualche anno ospitano i profughi. E non più di 70. «Strutture pubbliche disponibili - dice il sindaco Claudio Ricci - non ne abbiamo. Quelle che c'erano sono state occupate, ora posti non ve ne sono. Non possiamo accogliere altri migranti, pur se in questi anni non ci sono stati problemi. Forse, perché molti erano professionisti, ingegneri minerari scappati da Egitto e Libia». Netto lo stop anche di Franco Damiano, sindaco di Montesarchio, dove i migranti continuano ad arrivare nel centro Damasco. «Abbiamo fatto la nostra parte - dice - la nostra funzione di ospitalità è finita, in prefettura ho detto di guardare altrove, non più a Montesarchio. Il momento e il problema è drammatico per tutta l'Italia, ma va fatto di più e meglio gestendo in senso moderno e non come avvenuto fino a oggi. Problemi non ve ne sono stati ma ci sono anche altre strutture accreditate».



Porte che dovranno essere chiuse anche nei due agriturismi di Campoli ritiene il sindaco Mario Saverio Orlacchio. «Abbiamo avuto modo in questi anni di consolidare la nostra esperienza, anzi - dice - siamo il comune che in rapporto alla popolazione ha accolto in percentuale il maggior numero di migranti, con un massimo di 70 persone non superato. Ma non possono arrivarne altri, da sei anni facciamo accoglienza e la popolazione è tollerante». Il Comune ha ottenuto anche un finanziamento dal Ministero dell'Interno partecipando al Pon sicurezza per migliorare la struttura «la casa per te» per accogliere profughi. Nessun migrante c'è attualmente a Ponte, gli eritrei arrivati a maggio e fuggiti erano ospitati in una struttura comunale gestita dalla Caritas. Migranti che anche per il sindaco Mario Meola non potranno essere più accolti. Strutture per accogliere migranti che non sono disponibili neppure a Torrecuso, poi il sindaco Erasmo Cutilo in caso di emergenza valuterà.
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