De Girolamo spiata, Del Basso sapeva

De Girolamo spiata, Del Basso sapeva
di Gigi Di Fiore - INVIATO
Mercoledì 25 Novembre 2015, 13:31
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BENEVENTO - Nel gennaio scorso l’esplosione del Sannio-gate. Nel mirino l’ex ministro Nunzia De Girolamo (all’epoca Ncd) spiata e registrata, nel 2012, mentre parlava di presunti favori nell’ambito della gestione dell’Asl beneventana. Si scopre ora che prima che lo scandalo scoppiasse, l’attuale sottosegretario Del Basso De Caro (Pd) in una conversazione, intercettata perché parte di un’altra inchiesta in cui non era indagato, dimostra di sapere delle registrazioni delle conversazioni della De Girolamo.

E spuntano pressioni di Del Basso in favore della fidanzata.

Colpi bassi, manovre sotterranee, conversazioni registrate di nascosto, affannose ricerche di informazioni utilizzando avversari politici e giornalisti. Sembrava di aver scritto tutto su torbido scenario politico di Benevento e invece ecco ancora intercettazioni, verbali di interrogatori, inchieste già a giudizio ad aprire sipari da provincia avvelenata. E le bussole di orientamento non sempre appaiono chiare. Le conversazioni intercettate. Era il gennaio dello scorso anno, quando cominciarono a filtrare sui giornali passi di conversazioni registrate di nascosto dal funzionario della sanità sannita, Felice Pisapia.

Di nascosto, nel luglio del 2012 aveva raccolto delle bobine dove, su alcune nomine, parlavano l’allora ministro al’Agricoltura del Ncd, Nunzia De Girolamo, e il manager della Asl designato dal centrodestra, Michele Rossi. Quelle intercettazioni, che hanno poi partorito un fascicolo giudiziario giunto in questi giorni alle conclusioni, portarono alle dimissioni da ministro di Nunzia De Girolamo. Un anno prima, l’attuale sottosegretario alle Infrastrutture del governo Renzi, l’avvocato Umberto Del Basso De Caro, era sotto intercettazione su disposizione del pm Luigi Landolfi della Dda di Napoli, per un’inchiesta sulla fuga di notizie legate ad un fascicolo che riguardava presunti favori dell’amministrazione comunale beneventana al clan camorristico Sparandeo.

Del Basso De Caro, in quei giorni in campagna elettorale, mostrava di avere ottimi rapporti con il suo avversario politico Roberto Capezzone, allora vice coordinatore del Pdl beneventano e oggi esponente di Fratelli d’Italia. Ma soprattutto di conoscere, un anno prima dei giornali, l’esistenza delle registrazioni di Pisapia. Scrive la Squadra mobile di Benevento: «Nelle intercettazioni, poi interrotte per l’avvenuta elezione di Del Basso De Caro a parlamentare, emergeva che era a conoscenza sia delle indagini della Guardia di finanza e delle registrazioni poi fornite alla Procura da parte del Pisapia, che del sistema di controllo politico riferito specificamente all’Asl di Benevento».

Nella telefonata del 22 febbraio 2013, Roberto Capezzone informa Del Basso De Caro di una riunione di esponenti della sua area politica, definendo Nunzia De Girolamo «la signora Boccia» facendo riferimento al marito parlamentare del Pd.