Nel cielo azzurro di Konya, in Turchia, sfrecciano caccia dei paesi Nato, a bassa quota. Piloti turchi, francesi, svizzeri, polacchi e tedeschi, questi ultimi su un Awacs della base di Gelsenkirchen, hanno un compito delicato, chirurgico: ripulire l'area sottostante dalla minaccia del nemico, annientarlo o renderlo inoffensivo per il tempo necessario, aprire una «finestra» anche se stretta, per consentire un'ulteriore azione, stavolta a terra, pericolosa e specialistica.
Si tratta, specificamente, della Pr/Csar, acronimo di Personnel Recovery/Combat Search and Rescue, e della Hostage Rescue and Direct action. Si recuperano forza amica caduta in territorio nemico, ostaggi liberati, persone ferite. Dove non possono utilizzarsi la velocità e la potenza di un jet arrivano loro, i piloti e i gunners degli Ab 212.