Camorra a toghe: condannato a 11 anni l'avvocato Santonastaso, era il legale del boss Bidognetti

Camorra a toghe: condannato a 11 anni l'avvocato Santonastaso, era il legale del boss Bidognetti
Venerdì 19 Dicembre 2014, 16:45 - Ultimo agg. 17:49
3 Minuti di Lettura
SANTA MARIA CAPUA VETERE - I giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - collegio presieduto da Rosa Stravino - hanno condannato a 11 anni di reclusione Michele Santonastaso, ex avvocato del boss dei Casalesi, Francesco Bidognetti, per il reato di associazione di stampo camorristico e favoreggiamento, aggravato dall'aver agito per favorire un'associazione camorristica. I giudici hanno invece assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari e di falsa perizia

aggravati lo stesso Santonastaso insieme al boss Bidognetti e all'altro imputato del processo, il professore universitario catanese Alberto Alfio Natale Fichera; quest'ultimo era accusato dai magistrati dell'Antimafia di Napoli di aver falsificato dietro un compenso di 100mila euro consegnatogli da Santonastaso una perizia fonica con l'obiettivo di scagionare da un duplice omicidio Aniello Bidognetti, figlio del boss dei Casalesi.



La perizia portò effettivamente all'assoluzione sia di Bidognetti jr che dell'altro presunto killer Vincenzo Tammaro, mentre in secondo grado fu assolto l'esponente del clan napoletano Luigi Cimmino. L'unico ad essere condannato fu l'imputato Giuseppe Cristofaro.







La perizia



L'accusa della falsa perizia si basava soprattutto sulle dichiarazioni rese in tribunale da Anna Carrino, ex compagna di Francesco Bidognetti oggi pentita, che sentita come teste nel processo, il 9 marzo del 2012, raccontò che «c'era un'intercettazione fatta in un'auto in cui comparivano le voci di Aniello e di

un'altra persona (Vincenzo Tammaro, ndr); si parlava, mi disse l'avvocato Santonastaso, di un

duplice omicidio (quello di Enrico Ruffano e Giuseppe Consiglio, avvenuto a Napoli il 28 aprile

del 1999, ndr). Aniello in quel momento era in carcere proprio per quel delitto. Santonastaso mi

disse anche che il perito di sua conoscenza avrebbe potuto modificarla in modo da non far

apparire più la voce di Aniello».

Santonastaso è stato inoltre ritenuto un associato e non un promotore dell'associazione

come richiesto dalla DDA. In sede di requisitoria, i pm napoletani Sandro D'Alessio e Maurizio

Giordano avevano chiesto alla Corte 22 anni di carcere per Santonastaso, 7 per Fichera e 5 per

Francesco Bidognetti.



L'accusa e la difesa



«Questa sentenza - afferma il pm D'Alessio - dimostra che il Tribunale ha deciso con equilibrio

e comunque c'è una condanna di un avvocato per associazione mafiosa». Per i legale di

Santonastaso, Maurio Iodice, «c'è parziale soddisfazione per la sentenza che dimostra che le

dichiarazioni di alcuni pentiti come la Carrino e Guida non sono state giudicate attendibili».

Santonastaso, attualmente libero, divenne noto nel marzo 2008, quando nel corso del

maxi-processo d'appello ai Casalesi «Spartacus», lesse in aula insieme al collega Carmine

D'Aniello (anch'egli in passato arrestato), un'istanza firmata dai boss Francesco Bidognetti e

Antonio Iovine in cui chiedeva lo spostamento a Roma del processo per legittimo sospetto, in

quanto a suo dire il collegio giudicante si sarebbe fatto influenzare dalla giornalista del Mattino

Rosaria Capacchione, dall'ex pubblico ministero della DDA Raffaele Cantone e dallo scrittore

Roberto Saviano; per quei fatti Santonastaso è stato condannato ad un anno di reclusione con l'aggravante della modalità mafiosa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA