Salvarsi da un destino di camorra: si gira «Gramigna», storia vera di una scelta di vita

Salvarsi da un destino di camorra: si gira «Gramigna», storia vera di una scelta di vita
di Maria Teresa Rossi
Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:12 - Ultimo agg. 11:39
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Un film che si «dissocia» dal filone Gomorra; che racconta uno spaccato duro della provincia di Caserta ma che racconta anche Caserta e la sua provincia in un modo differente, una storia che nasce come di criminalità predestinata e che, invece, diventa di riscatto e di una scelta diversa.
Tutto questo è Gramigna, un film prodotto e girato principalmente tra Aversa, Caserta e Civitavecchia. Prodotto dalla Klanmovie Production di Alfonso Santoro e soci, per la regia di Sebastiano Rizzo che nel cast vede, tra gli altri, come protagonisti, Enrico Lo Verso, Ciro Petrone, Biagio Izzo che si cala in un ruolo prettamente drammatico molto diverso dai suoi standard abituali. Gramigna è una storia vera, ispirata dal libro di Michele Cucuzza e Luigi di Cicco. La Gramigna, pianta infestante per eccellenza, invasiva e pervasiva, questa volta non fa male.
Racconta la storia di un ragazzo che nato figlio di boss lotta per affermare se stesso e sceglie di andare contro quella che ci si aspetterebbe essere la sua naturale evoluzione di uomo. Sceglie di sfuggire a una vita di criminalità, ci riesce e dimostra che un'altra vita, un'altra scelta se pure difficile è possibile.
Nelle parole di Sebastiano Rizzo e di Enrico Lo Verso, che ieri hanno girato a Caserta città i commenti che meglio raccontano questo progetto cinematografico indipendente, positivo e soprattutto più reale di quanto si possa immaginare. «Un lavoro minuzioso - commenta Rizzo - sui sentimenti di un ragazzo, che attraverso le fasi della sua crescita diventa portatore di un messaggio educativo anche per gli altri ragazzi».
Non è un caso, infatti, che partner dell'iniziativa sia l'Unicef, che in provincia di Caserta è rappresentata da Emilia Nargiso e Domenico Pesce. Questo perché «Gramigna» insieme all'Unicef, sostiene un percorso di educazione delle generazioni giovani e non solo alla legalità. Un film «sociale» dal messaggio «politico» si sarebbe detto una volta.
Un film che è stato girato ad Aversa nell'ex Opg, a Caserta nella centrale via Cesare Battisti, all’interno del nuovo ristorante Tre Farine proprio ieri pomeriggio, e che finirà le sue riprese a Civitavecchia. Enrico Lo Verso così racconta la sua esperienza lavorativa in Gramigna «un film sulla possibilità di autodeterminarci, di affermazione di identità e di libertà, proprio perché oggi possiamo scegliere molte strade diverse, non è detto che le cose debbano per forza andare in un determinato modo». La gramigna non deve per forza avere la meglio. Può essere invasiva e pervasiva ma può essere sconfitta. Singolare e metaforica la scelta del nome del libro, («Gramigna, vita di un ragazzo in fuga dalla camorra») e del film. La settima arte ancora una volta ci insegna e prova a raccontare ai ragazzi e non solo un modello diverso, che dal territorio di Caserta parla di riscatto e della testimonianza reale che scegliere è possibile.
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