La struttura risulta essere edificata al di sopra di un possente basamento in opera poligonale di calcare. Il rinvenimento rappresenta un tassello importante della storia del territorio mondragonese dove da anni è iniziato un percorso archeologico e scientifico che ha permesso di portare alla luce il frammento del dente di un bambino databile all'epoca neandertaliana, trovato a Roccia San Sebastiano, e di restituire alla comunità il sito medievale di Rocca Montis Dragonis.
«Il patrimonio archeologico della nostra Città - commenta il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa - si arricchisce di un'altra perla che, siamo sicuri, attirerà l'attenzione dei visitatori italiani e stranieri.
Una grande importanza - che non passerà inosservata per le aziende vitivinicole del territorio - assume la conferma delle antichissime radici del vino Falerno, di cui è in corso la piena valorizzazione».