Caserta, il manager dell'ospedale: «Basta malaffare, ora le carriere non si faranno come prima»

Caserta, il manager dell'ospedale: «Basta malaffare, ora le carriere non si faranno come prima»
Lunedì 26 Gennaio 2015, 23:44 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 13:08
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CASERTA - «All'ospedale di Caserta c'era il malaffare, ma il registro ora è cambiato. Se qualcuno si era fatto delle attese diventate poi pretese riveda la propria posizione. Gli avanzamenti di carriera non si faranno più come prima. Ora siamo tutti sotto controllo». Usa parole molte dure il direttore generale dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta Luigi Muto davanti ad una piccola platea di medici convenuta nella sala riunioni del Dipartimento di Scienze Cardiologiche e

Vascolari per la conferenza stampa convocata per diffondere i dati di «uno reparti di eccellenza

dell'azienda ospedaliera, l'Unità Operativa di Cardiochirurgia».



Muto arriva in ritardo in conferenza perché poco prima ha ricevuto la visita del presidente dell'autorità anti corruzione Raffaele Cantone e degli investigatori della Dia di Napoli. «Sull'incontro con il presidente dell'autorità anticorruzione non posso riferire ma solo dire che da parte nostra ci sarà piena collaborazione. Quello che mi ha sorpreso di più - prosegue Muto

riferendosi all'inchiesta Dda della scorsa settimana - è il fatto che per anni sono avvenute delle cose senza che nessuno alzasse un dito per fermare la situazione. Ora c'è bisogno che tutti prendano coscienza che le cose sono cambiate, confido che questo segnale venga percepito nel modo giusto e senza strumentalizzazioni. Il nostro unico obiettivo deve essere quello di pensare al benessere del paziente».
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