Traffico di cocaina e hashish: i pusher viaggiavano a bordo di taxi

Traffico di cocaina e hashish: i pusher viaggiavano a bordo di taxi
Lunedì 19 Gennaio 2015, 08:29 - Ultimo agg. 17:44
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La Polizia di Stato di Caserta sta eseguendo cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish.



Tra gli arrestati anche un poliziotto in servizio alla Questura di Napoli.



Secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, e coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, il gruppo criminale operava prevalentemente nel capoluogo, approvvigionandosi della droga nel napoletano, in particolare a Caivano.



Particolarmente ingegnose le modalità di rifornimento e spaccio ideato dall'organizzazione i cui membri, per sfuggire alle forze dell'ordine, per il trasporto della droga ricorrevano anche a un taxi, e avevano escogitato un sistema itinerante di consegna delle dosi, secondo cui, dopo convenzionali e criptici contatti telefonici, venivano convenuti i luoghi di appuntamento, sempre diversi, dove gli acquirenti erano raggiunti dai pusher per la consegna delle dosi.



Nel corso delle indagini, la Squadra Mobile ha arrestato un corriere mentre, a bordo della sua auto, dal napoletano, trasportava 4 kg di hashish, destinati all'approvvigionamento dell'organizzazione. La droga era stata nascosta in una fiancata del veicolo.



Risponde di favoreggiamento personale l'agente della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Napoli coinvolto nell'indagine della Squadra Mobile di Caserta (con il coordinamento della Dda partenopea) diretta da Alessandro Tocco che ha smantellato un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina ed hashish.



Quattro indagati sono finiti in carcere, uno ai domiciliari, mentre al poliziotto è stata notificata la misura cautelare interdittiva del divieto di dimora nel comune e nella provincia di Caserta.



L'agente è accusato di aver protetto dalle indagini il presunto capo del gruppo, Fabrizio Iucchitto di 34 anni; sentito infatti come testimone dopo essere stato sorpreso ad acquistare della droga, il poliziotto ha negato di averla presa da Iucchitto.