Comune di Caserta, il «sì» al bilancio arriva in piena notte

Comune di Caserta, il «sì» al bilancio arriva in piena notte
di Lia Peluso
Martedì 21 Ottobre 2014, 08:50 - Ultimo agg. 12:40
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Un "sì" al bilancio preventivo arrivato in piena notte, al Consiglo Comunale di Caserta, città in dissesto finanziario. E' stata una lunga maratona, quella di ieri, che ha portato, oltre le 2 e 30 di questa notte, all'approvazione del documento contabile preventivo 2014.



Con 16 voti favorevoli (hanno votato compatti tutti i gruppi Fi, Ncd, Mpa, Nuovo Psi, Caserta Più e Fratelli d'Italia) compreso quello del sindaco, Pio Del Gaudio, un astenuto (il presidente del Consiglio Gianfausto Iarrobino) e dieci no (i quattro consiglieri del Pd, i due di Speranza per Caserta e i quattro ex Udc) si è conclusa la lunga giornata di discussione relativa al documento contabile.



Cobianchi (Fli) e l'indipendente Russo hanno abbandonato l'aula mentre Iarrobino che in tarda serata si era scontrato con Corvino del Nuovo centrodestra: quest'ultimo con toni forti l'ha accusato di non rappresentare i consiglieri di maggioranza e di preparare un documento di sfiducia nei suoi confronti, perchè insieme a Domenico Maietta aveva dichiarato di abbandonare l'aula al momento del voto. Iarrobino, invece, raccogliendo la sollecitazione proveniente dall'aula (Antonio De Crescenzo di Caserta Più e Roberto Desiderio di Fi), ha poi deciso di non uscire al momento del voto e di astenersi.



Prima del voto finale ci sono stati gli emendamenti, a passare sono stati solo quelli della maggioranza: uno a firma di Lorenzo Gentile Npsi definito tecnico perchè raccoglieva l'intimazione del collegio dei revisori racchiusa nel loro parere (16 favorevoli e 11 astenuti), poi c'è stato l'emendamento di Luigi Bologna, Fdi, relativo alle risorse all'assessorato allo Sport spostando su quest'ultimo le risorse (25 mila euro) destinate alla presidenza del Consiglio e poi l'altro emendamento riguardante le attività dei consiglieri (15 si, 7 no e 4 astenuti).



Ed infine gli emendamenti della minoranza, presentati dal democratico Enrico Tresca, quello relativo al canile, bocciato con 14 voti contrari e 12 favorevoli, mentre gli altri due emendamenti sono stati ritenuti inammissibili a seguito del parere negativo dei revisori e del dirigente.
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