Consorzio Unico, nuovo sequestro: bloccati 118 milioni, indagati liquidatori e un sindaco

Consorzio Unico, nuovo sequestro: bloccati 118 milioni, indagati liquidatori e un sindaco
Giovedì 18 Settembre 2014, 11:17 - Ultimo agg. 22:09
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CASERTA - Nell'ambito di una complessa indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, polizia giudiziaria delegata per le indagini, sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale, su richiesta dei due pubblici ministeri titolari delle indagini.



Oggetto del vincolo cautelare è la somma di oltre 118 milioni di euro nella disponibilità del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta.

I reati ipotizzati sono quelli di cui agli articoli 10 bis decreto legislativo 74/'00 e sono state notificate informazioni di garanzia emesse dalla Procura della Repubblica, nei confronti di quelli che, allo stato, sono sei indagati, i quali, a partire dal

2009, si sono succeduti in ruoli apicali presso il suddetto Consorzio.



In particolare, nel corso dell'attività d'indagine è emerso che il Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta non ha versato agli Enti previdenziali ed all'Erario una somma, pari all'importo sottoposto a sequestro, che riguardava le ritenute Irpef, previdenziali ed assistenziali per un periodo che va dal 2008 al 2012.



La condotta risulta particolarmente pregiudizievole sia per i diritti dei lavoratori, che vedono lesi i loro diritti, sia per le casse dello Stato.

Si tratta del quarto provvedimento di sequestro emesso nell'ambito della medesima indagine che sta consentendo di accertare, mediante un lungo, paziente ed analitico lavoro di analisi contabile e documentale, i reati connessi alla gestione del Cub.



Tra le sei persone indagate nell'ambito

dell'inchiesta figurano i soggetti liquidatori nominati negli anni dai presidenti delle Province di Napoli

e Caserta, e gli ex presidenti del Cub Enrico Fabozzi (ex sindaco di Villa Literno, attualmente consigliere regionale e imputato in un processo per concorso esterno in camorra) e Luigi Munno, sindaco di Macerata Campania.