Favori in carcere, Cosentino non risponde al gip: «Parlerò solo con i pm»

Favori in carcere, Cosentino non risponde al gip: «Parlerò solo con i pm»
di Mena Grimaldi
Giovedì 30 Aprile 2015, 11:52 - Ultimo agg. 12:06
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Nicola Cosentino si avvale della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia, nel carcere di Terni, per la vicenda che ha portato al suo terzo arresto, per i favori ricevuti dagli agenti penitenziari di Secondigliano. Lo si è appreso stamane nel corso dell'udienza del processo Eco 4, nel quale l'ex sottosegretario deve rispondere di concorso esterno. E stamane Cosentino è regolarmente apparso in videoconferenza dal carcere di Terni per il prosieguo delle dichiarazioni spontanee che aveva già iniziato nella scorsa udienza.

L'ex sottosegretari ha chiesto espressamente di essere interrogato, per la vicenda dei trattamenti di favore ricevuti a Secondigliano, di essere ascoltato dai pubblici ministeri Vanorio e D'Alessio, che hanno coordinato l'inchiesta che ha portato a tre arresti (Cosentino, il cognato Giuseppe Esposito e l'agente penitenziario Umberto Vitale; la moglie di Cosentino ha invece ricevuto l'obbligo di soggiorno a Caserta).

L'accusa è quella di aver corrotto l'agente penitenziario al fine di far introdurre in cella dolci, frutta ed altri generi di conforto non ammessi dal regolamento carcerario.

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