«Cosentino chiamava in prefettura per i certificati Antimafia»

«Cosentino chiamava in prefettura per i certificati Antimafia»
di Biagio Salvati
Lunedì 27 Luglio 2015, 17:21 - Ultimo agg. 17:55
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CASERTA - E' proseguito oggi, davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’esame dell’imprenditore Sergio Orsi, sentito come imputato di reato connesso, nell’ambito del processo che vede imputato l’ex deputato Nicola Cosentino. Tra qualche non ricordo, ha confermato per la seconda volta in aula quanto già dichiarato a verbale alla Procura antimafia di Napoli riferendo di affari, appalti, certificati antimafia rilasciati dopo un incontro con un viceprefetto e su sollecitazione dello stesso Cosentino. Orsi ha però smentito il pentito Gaetano Vassallo sulla consegna di una busta (che lo stesso Vassallo, assuntore di cocaina, come ammesso da lui stesso durante altri processi) di 50mila euro o 50 milioni di lire (anche su questo aspetto vacillano le dichiarazioni di Vassallo) che avrebbe consegnato all’ex deputato azzurro. Ai pm antimafia Alessandro D’Alessio e Alessandro Milita ha raccontato di acquisti di tessere dell’ex Forza Italia (precisando che non ha mai ritirato la sua) riferendo su alcuni appalti non conclusi e citando diversi politici del Casertano con i quali interloquiva durante la sua attività.

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