Degrado per il set di Gomorra 2: la fiction si gira a Parco Saraceno

Degrado per il set di Gomorra 2: la fiction si gira a Parco Saraceno
di Vincenzo Ammaliato
Sabato 27 Giugno 2015, 10:11 - Ultimo agg. 10:37
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Castel Volturno. Personaggi ambigui con volti truci e pistole a vista nelle fondine si aggiravano ieri con fare deciso e minaccioso fra i viali e le palazzine del Parco Saraceno.



E, in un attimo, la città di Castel Volturno è sembrata sprofondare in quel suo triste passato imposto col terrore da bande malavitose che governavano l’intera costa domiziana e che pensava di aver lasciato per sempre alle spalle non con poche sofferenze. Ma per fortuna, era solo la scena di un film. Per l’esattezza di una serie tv, quella produzione di Sky apprezzata e venduta in tutto il mondo: Gomorra 2. Almeno sessanta persone fra semplici attrezzisti, truccatori, cameraman e direttori dei vari settori della produzione cinematografica sono stati impegnati fra le palazzine del parco degli abusivi dalla mattina alle 9, fino a ben oltre il tramonto.



Oltre dodici ore di lavoro, dove ovviamente non sono mancati gli attori conosciuti e apprezzati già presenti nella prima serie. Fra loro anche i due che interpretano i personaggi di Don Pietro Savastano e del figlio Genny. La sceneggiatura prevedeva un incontro anonimo e segreto fra il capo e l’erede della potente famiglia camorristica. Ed per il summit è stato scelto il Parco Saraceno perché il quartiere col suo delirio architettonico e col degrado strutturale è capace d’offrire suggestioni surreali: l’ideale per il cinema. Francesca Comencini, la regista cui è affidata dalla produzione la puntata girata a Castel Volturno, era stata due settimane fa a fare il sopralluogo. In programma c’era di girare una breve scena in orarti notturni nel Parco Saraceno. Eppure, la regista romana, appena ha visto quelle palazzine col cemento scrostato dalla salsedine del mare è rimasta letteralmente stregata dal particolare fascino che restituisce a tanti il quartiere abusivo.



Ha pertanto immediatamente chiesto alla produzione di cambiare la sceneggiatura, in modo da poter lavorare qui almeno un’intera giornata. Alla fine è stata accontentata e con l’aiuto dell’associazione Villaggi Globali che si è occupata di tutte le pratiche burocratiche è riuscita a ottenere le autorizzazioni necessarie e portare nella località di Pinetamare per un giorno una vera e propria industria del cinema. L’amministrazione comunale di Castel Volturno non ha avuto problemi a rilasciare i permessi necessari, «a condizione – ha fatto sapere il sindaco Dimitri Russo – che non fosse associato il nome della città ai luoghi raccontati all’interno della serie che sarà trasmessa in tivù». Mentre gli abusivi del parco si sono mostrati piuttosto pazienti nei confronti di chi ha occupato e paralizzato il condominio per un’intera giornata. Perché, dopotutto, anche se illegali, questa è pur sempre casa loro.



E qui i condomini del Saraceno fino a qualche anno fa hanno visto girare fin troppe persone con aria spavalda che imponevano il loro ordine forti di appartenere a bande di balordi che spadroneggiavano lungo tutta la Domiziana. Per cui, sostenere chi si comportava allo stesso modo solo per seguire fedelmente un copione di un film è stato piuttosto piacevole, se non di sollievo. Il resto, poi, sarà raccontato in televisione. Mentre Castel Volturno non ha ancora completato la sceneggiatura della sua personale storia. Per il momento l'unica certezza è che la serie Gomorra, non la prima produzione cinematografica arrivata alla foce del fiume Volturno, non sarà neanche l’ultima.