​Giallo sulla Domiziana: trovato morto in un canale 44enne napoletano

​Giallo sulla Domiziana: trovato morto in un canale 44enne napoletano
di Vincenzo Ammaliato
Martedì 24 Febbraio 2015, 08:52 - Ultimo agg. 10:13
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È stato un automobilista in transito lungo via Occidentale a Castel Volturno ad accorgersi di quello che sembrava il corpo di un uomo riverso all'interno del canale che costeggia la strada.

Alle 9 circa ha chiamato il 113 e sul posto è arrivata rapidamente una volante del commissariato del litorale. Seppure il luogo del ritrovamento era particolarmente angusto, con spessi canneti e il corpo si trovava quasi interamente in acque particolarmente torbide, gli agenti hanno subito confermato che quel corpo era il cadavere di un uomo.



Ma per prelevarlo c'era bisogno di un nucleo di sommozzatori. Per questo si è fatta intervenire l'aliquota dei sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno provveduto a prelevare la salma e fatto in modo che si disponesse il trasferimento all'istituto di medicina legale di Caserta, dove forse già questa mattina sarà eseguita l'autopsia.



Prima del trasporto all'obitorio, il medico legale presente in via Occidentale, da un primo esame esterno alla salma ha escluso che la morte sia stata causata da un trauma. Il corpo non presentava né fori di proiettile, né ferite da colpi contundenti, né dall'impatto con qualche veicolo. L'ora del decesso è stata stabilita alla serata di domenica. Quindi si trovava in quel canale da meno di un giorno.

Negli indumenti gli agenti non hanno trovato alcun documento d'identità, né null'altro che potesse aiutarli per l'identificazione. Nelle prime ore si era ipotizzato che la persona deceduta potesse essere uno dei numerosi immigrati dell'Est Europa presenti sul litorale domizio.



Nel pomeriggio, poi, l'esame Afis post mortem sulle impronte digitali, ha consentito di dare un nome e cognome a quella salma. Tuttavia, fino a ieri sera la polizia ha preferito non diffonderli, perché seppure individuati i parenti, gli agenti non erano ancora riusciti a rintracciarli. Quel corpo apparteneva a un italiano di quarantaquattro anni, residente a Napoli. Da un successivo controllo ai terminali, i poliziotti hanno appurato che aveva vari precedenti penali. Ma nessuno per associazione mafiosa. Gli inquirenti pertanto escludono potesse essere un affiliato di camorra e che la sua morte possa rientrare in qualche faida attualmente in atto nelle zone della provincia nord di Napoli.



I suoi erano tutti reati definiti «comuni», per lo più nello spaccio di droga e per rapina. Tuttavia, resta il mistero del decesso e del motivo per cui prima di perdere la vita e finire nel canale si trovasse in quello che è un luogo particolarmente isolato. Nei paraggi c'è solo una pista di go kart, peraltro quasi sempre chiusa, un distributore di benzina e poi i numerosi laghetti abbandonati, famosi per essere i siti preferiti da chiunque in zona desidera liberarsi in maniera illegale di qualsiasi rifiuto al riparo da curiosi e controlli delle autorità competenti.



A meno di un chilometro da qui appena tre anni fa in un laghetto fu trovato il corpo privo di vita di un ventunenne del luogo scomparso da casa due settimane prima e assassinato in maniera barbara. Mentre questo nuovo decesso allunga a tre la scia delle morti di questo freddo febbraio per Castel Volturno, dopo il transessuale ucciso nella vicina via Paliziano e la ragazza romena assassinata al Lago Patria. intanto, gli inquirenti confidano nel risultato dell'autopsia per sciogliere il mistero, oppure per essere aiutati e supportati nelle indagini che sono serrate.