Spaccio di droga tra il Casertano e le altre regioni: 8 arresti

Spaccio di droga tra il Casertano e le altre regioni: 8 arresti
Giovedì 20 Novembre 2014, 09:24 - Ultimo agg. 13:09
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Una serie di morti dovute all'assunzione di droga «tagliata male», e il parente di un assuntore di eroina che, dopo il malore e il ricovero in ospedale del proprio familiare, via sms supplica il pusher di non consegnargli più sostante stupefacenti.

Particolari drammatici di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, culminata questa mattina con l'esecuzione ad Acerra, Napoli, Ancona e nelle province di Fermo e Macerata, di ordinanze di misure cautelari in carcere nei confronti di 8 persone per illegale detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le ordinanze sono state eseguite dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Aversa (Caserta), coadiuvati dai carabinieri dei reparti locali.

Nel contesto di una più ampia attività investigativa tesa a contrastare nell'Agro aversano il dilagante spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina e cocaina, gli investigatori hanno individuato nei comuni di Frignano e Villa di Briano (Caserta) una vera e propria base operativa di approvvigionamento di ingenti quantitativi di stupefacenti, destinati a rifornire le principali piazze di spaccio di Fermo, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a Mare (Fermo) e Porto Recanati (Macerata)

In queste zone dove il fenomeno della droga, scrive il procuratore di Napoli Nord Francesco Greco, «è considerato dilagante», negli scorsi mesi si era verificata una serie di decessi dovuti, probabilmente, all'assunzione di droga «tagliata male». «La spregiudicatezza con cui i pusher si approfittavano della cronica dipendenza degli assuntori - scrive Greco - è emersa anche dall'intercettazione di alcune conversazioni tra gli indagati che, nonostante fossero consapevoli della scarsa qualità dello stupefacente, non esitavano a cedere ogni genere di partita di droga.

È da evidenziare in proposito che, da un sms registrato nel corso delle indagini, è emersa la disperazione di un congiunto di uno degli assuntori di eroina che, con il messaggio telefonico, avvisava il probabile pusher del malore, del successivo ricovero in ospedale del proprio familiare, occorso proprio a causa dell'assunzione della sostanza acquistata, e implorava quest'ultimo di non di consegnare più droga al proprio congiunto».