Monza, pirata uccide 15enne. Il papà: «Voglio morire». Caccia all'uomo | Foto

Elio Bonavita
Elio Bonavita
Lunedì 23 Marzo 2015, 11:44 - Ultimo agg. 11:46
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Era una domenica come un'altra per Elio Bonavita, quella di una ragazzo di 15 anni che ama il calcio e gioca anche bene: fatta la borsa, in auto con la mamma per raggiungere i compagni di squadra della Giovanissimi della Dominante di Monza per disputare una partita. Ma su quel campo non è mai arrivato: la sua vita, le sue speranze, i suoi sogni si sono spezzati ad un incrocio di viale Brianza, travolti da un'auto che forse non ha rispettato una banale precedenza e poi è corsa via.

Chi era alla guida non si è preoccupato di sapere che all'interno dell'auto che aveva travolto, insieme con altre in una carambola mortale, c'era un ragazzo di 15 anni in fin di vita e la madre in condizioni gravissime.

Elio era ancora vivo quando lo hanno estratto dalle lamiere ma il suo cuore ha ceduto poco dopo il ricovero all'ospedale San Gerardo che dista poche centinaia di metri dal luogo dell'incidente: troppo gravi le sue condizioni.

La madre, Nunzia Minichini, giunta in ospedale con un trauma cranico e fratture multiple agli arti, nel primo pomeriggio è stata sottoposta a intervento chirurgico all'Ospedale Niguarda di Milano. Altre persone sono rimaste ferite in modo non grave.

La polizia da subito ha iniziato la caccia all'auto pirata, un suv Audi grigio scuro, probabilmente un modello Q3 o Q5. Un appello alla persona che era alla guida è stato lanciato dal Comandante della Polizia Locale di Monza, Alessandro Casale: «Dalle immagini stiamo ricostruendo l'accaduto e consigliamo al responsabile di presentarsi in comando di sua spontanea volontà».

Sul posto dell'incidente è arrivato poco dopo il padre di Elio: disperato, ha sfogato il suo dolore prendendo a pugni le vetture coinvolte nell'incidente. Sconvolti anche i compagni di squadra che aspettavano Elio al campo de La Dominante. Hanno voluto essere accompagnati dai genitori all'ospedale non appena hanno saputo dell'incidente al loro amico e la partita è stata sospesa. I ragazzini non sapevano ancora della morte di Elio e volevano portargli un pò di conforto. Solo quando sono arrivati all'ospedale San Gerardo hanno saputo della tragedia.