Interdittiva antimafia alle aziende del patron Iavazzi: «A rischio anche la Juvecaserta»

Interdittiva antimafia alle aziende del patron Iavazzi: «A rischio anche la Juvecaserta»
di Mary Liguori
Lunedì 31 Agosto 2015, 23:34 - Ultimo agg. 1 Settembre, 15:04
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CASERTA - Commissariate le aziende della famiglia del patron della Juvecaserta, Raffaele Iavazzi. Le due ditte, Impresud ed Ecologia Iavazzi, che si occupano di raccolta rifiuti a Caserta e in altri 31 comuni della provincia, sono state colpite da interdittiva antimafia: da questa mattina alle 10 saranno entrambe gestite da una triade commissariale nominata dal prefetto di Caserta, Arturo De Felice. La notizia era nell’aria dallo scorso 14 agosto, quando fu respinta la richiesta di iscrizione alla white list presentata dal gruppo Iavazzi. Ieri, la prefettura ha ufficializzato i motivi di quell’esclusione ed ha reso noto che le due aziende sono oggetto di interdittiva. La gestione controllata è stata applicata, come da prassi, per evitare un’emorragia di appalti pubblici e, quindi, un ricasco drammatico in termini occupazione.

D’altronde, già all’indomani dell’esclusione dalla white list, nelle settimane centrali di agosto, tre comuni della provincia di Caserta hanno revoca l’appalto alle aziende di Marcianise. Con la gestione controllata, i tre enti locali potrebbero tornare sui propri passi.

La nomina dei commissari assicura infatti da un lato la continuazione del rapporto lavorativo tra le ditte in questione e gli enti pubblici, dall’altro garantisce il livello occupazionale ad esse collegato: sono infatti 220 i dipendenti delle due aziende colpite da interdittiva e, la fuga di commesse si sarebbe sicuramente ripercossa sul personale.

La ragione del provvedimento, sarebbe in alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia.

Iavazzi, dichiarandosi «sconcertato», ha dichiarato: se congelano i conti delle aziende, a rischio anche la Juvecaserta in quanto le due società sono proprietarie della squadra di basket.
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