Neonata abbandonata, Emanuela fuori pericolo: madre fantasma

Neonata abbandonata, Emanuela fuori pericolo: madre fantasma
di ​Alessandra Tommasino
Martedì 14 Aprile 2015, 09:02 - Ultimo agg. 09:03
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Man mano che le ore passano, le condizioni di salute di Emanuela migliorano. La bambina abbandonata all’esterno del bar Classico di Villa Literno, sabato mattina, ha conquistato il cuore di medici ed infermieri che, con affetto, la tengono in cura. Non si è ancora risaliti alla donna che l’ha messa al mondo.

Per adesso le indagini condotte dal commissariato di Aversa proseguono restringendo il cerchio alla comunità dell’Europa dell’est presente a Villa Literno.

Più passa il tempo e più si consolida la certezza che la bambina sia stata messa al mondo da una donna non italiana. Nessuno per adesso riferisce di avere idea di chi possa essere la madre. Né nessuno ha riconosciuto colei che ha depositato il sacchetto con Emanuela all’interno davanti all’esercizio commerciale.

Il filmato delle telecamere installate all’esterno del bar Classico mostra una donna robusta che lascia a terra il “fagotto” e poi si allontana facendosi il segno della Croce. Una sequenza pubblicata sul Mattino on line, che è stata visualizzata da migliaia di persone. Molti liternesi hanno cercato di cogliere qualche dettaglio nell’immagine della donna per poter essere utili all’identificazione, ma per adesso nulla. Né in paese sono state avanzate ipotesi. Quel che conta però adesso è che Emanuela, arrivata in ospedale con un peso di circa due chili e mezzo, stia bene e che sia scampata alla morte. Questo anche grazie alle manovre di rianimazione effettuate dagli agenti di polizia del posto fisso operativo di Casapesenna, allertati aL ritrovamento della bambina dagli operatori ecologici.

Il poliziotto eroe salito alla ribalta della cronaca è Raffaele Santoro, che ha immediatamente soccorso la bambina, mettendo in campo anche le conoscenze apprese durante i corsi seguiti durante la malattia di suo figlio. Il poliziotto ha infatti accudito per anni il suo bambino, morto per un cancro, all’età di dieci anni. La sua storia ha fatto il giro d’Italia e ha attirato l’attenzione di numerosi programmi televisivi della Rai e Mediaset. Ma con Raffaele, che ha chiesto l’adozione della bambina, «un soffio di vita dopo tanto dolore» , c’era anche il suo collega Valerio Conte.

Anche lui ha vissuto l’emozione di sottrarre la bambina al beffardo destino che si stava compiendo. Conte pubblica su Facebook le foto della piccola ed esprime la gioia per «l’episodio più bello della mia carriera». Condivide con i suoi amici la felicità per il graduale miglioramento delle condizioni fisiche di Emanuela e i nipoti e gli amici si complimentano con lui. Quella mattina resterà nel cuore di Raffaele e Valerio. La corsa verso la clinica Pineta grande di Castel Volturno per salvare quella bimba avvolta in un maglioncino marrone resterà per sempre nei loro ricordi.

Intanto la fila delle persone che vorrebbero Emanuela in affidamento, intenerite dalle immagini dolci della piccola, diventa ogni giorno più lunga. Per una madre che, chissà per quale motivo, ha deciso di abbandonarla, sono tante quelle che vorrebbero averla come figlia. La bimba era nel sacchetto posto accanto ai cassonetti dell’immondizia, un luogo dove spesso i cani randagi vanno a rovistare. Che Emanuela sia stata trovata così com’era stata lasciata è davvero un colpo di fortuna.

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