Neonato abbandonato. L’appello del parroco: «Francesco torni con la mamma»

Neonato abbandonato. L’appello del parroco: «Francesco torni con la mamma»
di ​Alessandra Tommasino
Martedì 18 Novembre 2014, 10:26 - Ultimo agg. 10:33
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«La storia di Francesco rappresenta un fallimento dello Stato»: così il garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Spadafora ieri, alla trasmissione televisiva «La vita in diretta», ha commentato quanto accaduto a Frignano. L’abbandono del piccolo di quattro mesi, lasciato dalla madre, di origine rumena, nella chiesa «Santa Maria dell’arco» è da ricondurre «all’assenza di politiche assistenziali in grado di consentire ad ogni mamma - sostiene Spadafora - di poter crescere il proprio figlio».



La mamma di Francesco, che ha annunciato nei giorni scorsi di voler continuare a chiamare il bimbo con il nome che la comunità ha scelto per lui, ha incontrato don Roberto Caterino. Ma non solo. Dopo aver ringraziato il parroco che, per primo, ha preso in braccio il piccolo, ha voluto recarsi anche dal vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo. Il vescovo ha accolto la donna, rimarcando il senso di accoglienza che la comunità ha avuto nei confronti del figlio. Adesso la ragazza ventottenne, che da tanti anni viveva in Italia, dove si è sempre data da fare nei lavori di cameriera e barista, dovrà affrontare un lungo iter legale per poter riavere in affidamento il bambino.



Lo stesso Spadafora spiega che ora «i giudici dovranno valutare se esistano le condizioni affinchè la madre possa accudire il proprio figlio». La speranza è che si tenga presente lo stato in cui il bimbo è stato abbandonato. Un lattante sano e curato, lasciato a don Roberto con tutto il corredino, il biberon e i pannolini. Che si scelgano forme di sostegno assistito, per monitorare la mamma di Francesco, potrebbe essere la soluzione cui ricorreranno i giudici del tribunale dei minori. Per adesso solo ipotesi. Bisognerà aspettare ancora un pò prima che si decidano le misure da adottare in futuro. Don Roberto Caterino si augura che tutto finisca per il meglio. «È una brava ragazza - dice riferendosi alla mamma - ha avuto un momento di debolezza che è stato, per quanto fuori dall’ordinario, un atto d’amore nei confronti di un figlio a cui temeva di non poter dare ciò che meritava».



Un episodio che esprime meglio di mille proteste e lamentele la disperazione umana di chi vive il disagio economico e non ha il sostegno della famiglia d’origine, rimasta magari in Paesi lontani. Di qui l’appello del vescovo di Aversa ad accogliere e a non giudicare. Le parole di vicinanza pronunciate da monsignor Spinillo hanno molto colpito la ragazza che ha voluto rivolgersi a lui direttamente. Sulla residenza della donna per ora viene mantenuto il riserbo, ma di certo Francesco non risulta registrato all’anagrafe di Frignano. Frignano è solo il paese in cui la mamma, dopo aver partecipato alla messa celebrata da don Roberto, ha deciso di lasciare il proprio piccolo, con la speranza di affidarlo a mani migliori. Ma niente supera le mani di una mamma che ama il proprio figlio.