Ordigno distrugge l'ingresso di una gioielleria

Ordigno distrugge l'ingresso di una gioielleria
di Valerio Nobile
Lunedì 24 Agosto 2015, 22:19 - Ultimo agg. 25 Agosto, 08:41
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CASERTA - Bomba davanti ad una gioielleria in pieno centro, paura in città. L'esplosione è avvenuta in pieno giorno, poco dopo le 14.30, in via papa Giovanni XXIII, davanti alla gioielleria Bergamo a San Felice a Cancello. Ed in tanti sono di colpo stati risvegliati dal riposo pomeridiano o distratti dalle attività domestiche: molti infatti i curiosi scesi in strada per capire cosa fosse successo e tanti ce n'erano ancora due ore dopo il fatto.

Ad esplodere, a pochi passi da una delle piazze principali del comune sanfeliciano, è stato un ordigno artigianale posto all'esterno dell'esercizio commerciale. Ancora da stabilire come la bomba sia arrivata davanti al negozio: a far luce, forse, potranno essere le telecamere poste all'ingresso dell'esercizio commerciale. Inutile invece far affidamento sulle telecamere comunali poco distanti che non sono in funzione: un vero peccato perché, poste in una buona posizione rispetto all'esercizio commerciale, avrebbero potuto aiutare nelle indagini i carabinieri della compagnia di Maddaloni, diretti dal capitano Pasquale Puca, prontamente arrivati sul posto per i primi rilievi.

La bomba ha creato non pochi danni, anche di una certa rilevanza economica: distrutta l'inferriata esterna, che poi è stata rimossa per motivi di sicurezza, e parte della vetrina. Solo per caso e per fortuna non ci sono stati feriti: un'automobile parcheggiata nei pressi della gioielleria ha riportato la rottura del parabrezza, forse per un pezzo dell'inferriata volato nell'esplosione. Inimmaginabile cosa sarebbe potuto succede se, nel momento dell'esplosione, qualcuno si fosse trovato a passare a piedi, in moto od in auto.

Problemi anche per la viabilità: il tratto di strada che passa davanti alla gioielleria è stato interdetto al traffico stradale fino alle 17 dalla polizia municipale, coordinata dal comandante Francesco Scarano. Il fatto è ovviamente di natura dolosa, anche se al momento è oggetto di indagini il movente. Il titolare dell'attività avrebbe riferito alle forze dell'ordine di non aver ricevuto richieste estorsiva ma al momento non viene esclusa alcuna pista: saranno le indagini dei prossimi giorni a stabilire se si sarà trattato di dispetto personale o racket. Anche perché la tensione in città a questo punto diventa alta, visto che si tratta del terzo episodio del genere in meno di un mese.
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