Patto di stabilità violato, sequestro di beni per l'ex sindaco di Orta di Atella

Patto di stabilità violato, sequestro di beni per l'ex sindaco di Orta di Atella
di Alessandra Tommasino
Lunedì 6 Luglio 2015, 11:20 - Ultimo agg. 19:43
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CASERTA - Sequestro conservativo dei beni mobili nei confronti dell’ex sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio. Ad eseguirlo, dietro disposizione della Procura regionale della Corte dei conti, i carabinieri della compagnia di Marcianise, sotto la guida del capitano Nunzio Carbone. Dal 2011 al 2013, sarebbe stato provocato all’ ente comunale un danno erariale di circa un milione di euro, attraverso decine di assunzioni a tempo determinato, in assenza dei presupposti legislativi: di qui l’origine del provvedimento. Il modo per raggirare gli ostacoli era quello di eludere il patto di stabilità, ricorrendo ad una scorretta imputazione delle entrate e delle uscite. Violazioni individuali e generalizzate contestate dalla Corte dei conti in merito a tre bilanci che risulterebbero del tutto falsati. Già due settimane fa Brancaccio e molti degli amministratori uscenti, oggi ritornati al loro posto, con l'ex vicesindaco, ora sindaco Giuseppe Mozzillo, erano stati raggiunti da una formale richiesta di pagamento delle somme dovute al Comune di Orta di Atella, circa 366 mila euro di sanzioni cumulative calcolate in base al trattamento retributivo e all’applicazione di un coefficiente variabile a seconda della figura istituzionale. Sanzioni estese a tutti. Al momento, invece per il danno erariale calcolato, l’unico garante del credito che il Comune potrebbe vantare, in caso di conferma delle accuse, è stato individuato nel massimo esponente dell’amministrazione degli anni oggetto d’indagine, l’ex sindaco Brancaccio, agli arresti domiciliari per corruzione. Di qui l’indicazione del sequestro conservativo effettuato esclusivamente per i suoi beni.
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