Pignataro, dopo l'incidente all'acquedotto rubinetti ancora a secco: è caos

Pignataro, dopo l'incidente all'acquedotto rubinetti ancora a secco: è caos
di Elio Zanni
Sabato 18 Aprile 2015, 13:34 - Ultimo agg. 13:35
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CASERTA - Agro caleno, sesto giorno dopo l’incidente all’acquedotto pubblico: l’emergenza continua. L’acqua, nella città più colpita dall’interruzione del servizio, Pignataro Maggiore, esce a sorpresa dai rubinetti delle case. E altrettanto all’improvviso il flusso si assottiglia e poi scompare. E non si tratta, purtroppo, di prove tecniche di erogazione effettuate a valle dell’auspicabile ma difficoltosa e costosissima riparazione del sistema idrico. Per la sistemazione del quale il sindaco, Raimondo Cuccaro, ha chiesto l’intervento del prefetto e dell’esercito. L’erogazione a singhiozzo, infatti, è solo l’effetto del «razionamento».





L’emergenza, iniziata dopo l’incidente avvenuto domenica scorsa durante la manifestazione di fuochi pirotecnici per la festa patronale della vicina Pastorano, e su una montagna che domina le due città, e sulla quale è ubicata la cabina elettrica (andata distrutta) al servizio delle pompe di emungimento, in queste ore è stata affrontata dirottando il flusso dell’acqua, a rotazione, nelle città di Vitulazio, Pastorano, Bellona, Calvi Risorta e la stessa Pignataro.



Alle circa seimila persone interessate dal disagio, quindi, vanno aggiunti gli abitanti delle città del circondario. Si tratta di un danno di circa 200mila euro.