CASERTA - Agro caleno, sesto giorno dopo l’incidente all’acquedotto pubblico: l’emergenza continua. L’acqua, nella città più colpita dall’interruzione del servizio, Pignataro Maggiore, esce a sorpresa dai rubinetti delle case. E altrettanto all’improvviso il flusso si assottiglia e poi scompare. E non si tratta, purtroppo, di prove tecniche di erogazione effettuate a valle dell’auspicabile ma difficoltosa e costosissima riparazione del sistema idrico. Per la sistemazione del quale il sindaco, Raimondo Cuccaro, ha chiesto l’intervento del prefetto e dell’esercito. L’erogazione a singhiozzo, infatti, è solo l’effetto del «razionamento».
L’emergenza, iniziata dopo l’incidente avvenuto domenica scorsa durante la manifestazione di fuochi pirotecnici per la festa patronale della vicina Pastorano, e su una montagna che domina le due città, e sulla quale è ubicata la cabina elettrica (andata distrutta) al servizio delle pompe di emungimento, in queste ore è stata affrontata dirottando il flusso dell’acqua, a rotazione, nelle città di Vitulazio, Pastorano, Bellona, Calvi Risorta e la stessa Pignataro.
Alle circa seimila persone interessate dal disagio, quindi, vanno aggiunti gli abitanti delle città del circondario. Si tratta di un danno di circa 200mila euro.
Pignataro, dopo l'incidente all'acquedotto rubinetti ancora a secco: è caos
di Elio Zanni
Sabato 18 Aprile 2015, 13:34
- Ultimo agg. 13:35
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