Santa Maria Capua Vetere. Processo Eco4, Valente: «Il pm Ceglie usato per sponsorizzare De Biasio al consorzio rifiuti»

Santa Maria Capua Vetere. Processo Eco4, Valente: «Il pm Ceglie usato per sponsorizzare De Biasio al consorzio rifiuti»
Martedì 25 Novembre 2014, 17:10 - Ultimo agg. 18:17
2 Minuti di Lettura
SANTA MARIA CAPUA VETERE - «Per portare avanti la manovra di inserimento del De Biasio nel consorzio rifiuti ci fu un incontro tra Catenacci, Sergio Orsi e il pm Donato Ceglie. Il pm, poichè in quel periodo era molto conosciuto per il suo lavoro in procura ed era conoscente di Sergio Orsi, fu usato per dare un valore aggiunto alla sponsorizzazione. De Biasio, dopo l'estromissione di Facchi che era il nostro perno nel commissariato. Ci serviva per poter continuare ad avere un nostro uomo all'interno per portare a termine i progetti che ci eravamo preposti per la gestione dei rifiuti nel Casertano». Lo dice Giuseppe Valente durante l'esame eseguito dal pubblico ministero Alessandro Milita della Dda di Napoli, nel corso del processo a carico di Nicola Cosentino. Il tutto accadde quando nel 2004 il Governo nominò il prefetto Corrado Catenacci al posto di Bassolino al commissariato per l'emergenza rifiuti in Campania e anche i vertici del Consorzio Ce4: visto che la nuova nomina significava l'estromissione di Giulio Facchi, si posero il problema di «piazzare» un loro uomo all'interno, Claudio De Biasio. Per portare a termine l'intento, i fratelli Sergio e Michele Orsi organizzarono un incontro con Catenacci portando anche Donato Ceglie, ex pm di Santa Maria Capua Vetere.



Valente, durante l'interrogatorio davanti ai giudici del collegio C- presidente Gianpaolo Guglielmo - nell'aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere ha raccotato inoltre che «l'imprenditore Sergio Orsi disponeva di capitali in Svizzera, disse che erano soldi del boss Mario Iovine, capo storico dei Casalesi e poi ammazzato, e li aveva lui in custodia. Orsi raccontava anche che Iovine si era nascosto a casa sua durante la latitanza». Nel processo è imputato Nicola Cosentino per concorso esterno in associazione mafiosa.



Valente ha parlato dei soldi custoditi da Orsi rispondendo ad una domanda di Milita sul progetto di costruire un termovalorizzarore nel Casertano che fosse gestito da loro e non da Fibe. «Dove avreste trovato i soldi?», ha chiesto Milita. Valente oltre a parlare dei tesoretto del boss custodito da Sergio Orsi ha detto «che anche le banche non avrebbero di certo negato un prestito».

L'ex presidente del consorzio rifiuti si è soffermato anche su una telefonata che avrebbe fatto Nicola Cosentino in prefettura a Caserta nel 2004 quando si ipotizzava un probabile certificato antimafia dall'esito negativo per l'Eco4. «Ero presente alla telefonata che Cosentino fece - ha detto Valente - e l'onorevole disse al suo interlocutore di bloccare tutto e che a momenti si sarebbe recato lui in prefettura per risolvere la questione. Non so se poi ci ando', sta di fatto che quel certificato antimafia all'Eco4 non è mai arrivato». La prossima udienza si terra' il 12 dicembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA