Terra dei fuochi, secretata la relazione della Procura di S. Maria Capua Vetere alla Commissione Ecomafie

Terra dei fuochi, secretata la relazione della Procura di S. Maria Capua Vetere alla Commissione Ecomafie
di Marilù Musto
Mercoledì 21 Gennaio 2015, 00:01 - Ultimo agg. 07:47
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CASERTA - Tecnicamente sono degli aeromobili a pilotaggio remoto utilizzati per la cattura di latitanti e per perlustrare delle zone ad alto rischio di attacchi terroristici. Ma i piccoli congegni volanti, i droni, appunto, possono essere utilizzati anche per contrastare i reati ambientali e creare, sulla base delle loro perlustrazioni, delle vere e proprie mappe di inquinamento ambientali e sulla base di quelle ripartire con il contrasto.



Da qui, il lavoro della Procura di Santa Maria Capua Vetere al lavoro con software, database e droni per l'individuazione di criticità ambientali, laboratori mobili e droni per la trasmissione in tempo reale di dati sensibili. Gli strumenti messi in campo dall’ufficio inquirente casertano nell'attività di contrasto all'inquinamento ambientale nella provincia di Caserta e in particolare in quell'area a cavallo con l'hinterland napoletano nota come Terra dei fuochi, parte da un lavoro certosino della Procura che ha illustrato la sua strategia d'attacco all'eco-illegalità la settimana scorsa alla Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti attraverso una relazione «molto apprezzata», fanno sapere dall'ufficio inquirente, ma che è stata poi «secretata».



Presenti a Roma l'attuale Procuratore facente funzioni Raffaella Capasso insieme a sei sostituti; tra gli altri, il consulente della Commissione, il pm Domenico Musto e i colleghi Giuliana Giuliano e Silvio Marco Guarriello.