Whirlpool, salvi gli stabilimenti italiani. Renzi: «Nessuna chiusura, come promesso»

Whirlpool, salvi gli stabilimenti italiani. Renzi: «Nessuna chiusura, come promesso»
Giovedì 2 Luglio 2015, 14:59 - Ultimo agg. 20:35
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Accordo fatto tra Whirlpool e Fim, Fiom e Uilm sul piano industriale con cui la multinazionale americana rilancerà la produzione italiana dei siti ex Indesit. L'intesa, firmata al termine di un nuovo round al Mise, chiude un braccio di ferro tra azienda e Sindacati lungo 5 mesi, scongiura il rischio licenziamento per gli oltre 2000 lavoratori del gruppo, riassorbe tutti gli esuberi inizialmente previsti, salva i siti di Carinaro e None dalla chiusura, assegna ad ogni stabilimento una missione produttiva e soprattutto investe 513 milioni in tre anni.



«Lo avevamo promesso ai lavoratori #Whirlpool. Nessuna chiusura, nessun licenziamento. #lavoltabuona #Italiariparte». Così il premier Matteo Renzi su twitter.



Già venerdì l'accordo sarà sottoposto al voto di tutti i lavoratori del gruppo. Un impegno, quello di non licenziare fino al 2018, che si accompagna ad un piano di esodi e trasferimenti incentivati, ad una ricollocazione e riqualificazione professionale per gli impiegati le cui funzioni vengono trasferite in altra regione; all'utilizzo della cassa integrazione e di contratti di solidarietà.



«L'accordo raggiunto da Whirlpool e sindacato allontana lo spettro della chiusura dello stabilimento di Carinaro e apre nuove prospettive per il sito produttivo casertano. Continueremo a tenere alta l'attenzione su un'intesa che è frutto della lotta e della mobilitazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali». È quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. «I lavoratori di Carinaro - aggiunge Tavella - dovranno ora esprimersi sull'accordo, dopo le assemblee promosse dalle organizzazioni di categoria. La missione produttiva dello stabilimento della provincia di Caserta, assieme alla salvaguardia del sito di Napoli - conclude Tavella - sono capitoli fondamentali di un accordo che segna una inversione di tendenza ad una pericolosa deriva di desertificazione industriale. Ora occorre che il governo prenda in seria considerazione il rilancio dell'apparato produttivo industriale della Campania che, nonostante tutto, rimane tra i più importanti del Paese».



«È la vittoria prima di tutto dei lavoratori, di Carinaro e di tutto il gruppo Whirlpool, l'accordo siglato in queste ore presso il Mise». Così Anna Rea, segretario generale della UIL Campania, ha commentato l'intesa. «L'accordo permette la continuità industriale della produzione in un territorio dove per anni le nostre professionalità hanno lavorato per il marchio Indesit, è un successo importante», ha aggiunto Rea. «E siamo convinti che i lavoratori chiamati al voto il 13 ed il 14 luglio saranno consapevoli della scelta da fare, perché è grazie alle loro battaglie, alla loro determinazione che si sono avuti questi risultati che non erano affatto scontati». «Adesso la Regione, viste anche le ultime notizie positive dal tribunale sul presidente De Luca - conclude Rea - renda esigibile e attuabile l'impegno preso, anche attraverso la nomina di un assessore alle attività produttive, in modo da sostenere il percorso formativo e le attività dello stabilimento di Carinaro».



«Un accordo essenziale per il futuro di migliaia di lavoratori e per le prospettive del comparto del bianco ed elettrodomestici in Italia».
Così, in una nota, Ermenegildo Rossi, segretario confederale dell'Ugl, commenta l'accordo. Soddisfazione è stata espressa anche Antonio Spera, segretario generale Ugl Metalmeccanici, per il quale «ora la parola passa ai lavoratori, che siamo convinti premieranno il cammino fatto per evitare esuberi strutturali e chiusure di stabilimenti».