Gazprom cessa forniture gas all'Ucraina: «seri rischi» per l'Europa. Ue: nessuna preoccupazione

Gazprom cessa forniture gas all'Ucraina: «seri rischi» per l'Europa. Ue: nessuna preoccupazione
Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:06 - Ultimo agg. 16:35
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«La Commissione Ue non ha nessuna preoccupazione particolare per quanto riguarda i flussi di gas dalla Russia verso l'Ucraina e non ha ulteriori commenti da fare». Così una portavoce dell'esecutivo comunitario ha commentato quanto detto stamani dall'ad di Gazprom Miller che ha annunciato di aver cessato le forniture di gas per Kiev. Le riserve di gas di Kiev sono anche leggermente più piene (16,5 mld di metri cubi) dell'anno scorso nello stesso periodo, ha aggiunto la Ue.



Dopo i moniti dei giorni scorsi, Gazprom ha interrotto le forniture di gas all'Ucraina finché non arriveranno nuovi pre-pagamenti, ha detto l'ad del colosso energetico russo Alexiei Miller, precisando che oggi è stato consegnato a Kiev tutto il metano già pagato e che non sono giunte nuove richieste.



«La rinuncia da parte di Kiev di acquistare il gas russo crea seri rischi per il transito affidabile del gas in Europa attraverso il territorio ucraino e anche per la fornitura di gas ai consumatori ucraini per il prossimo inverno», è il monito dell'ad di Gazprom Alexiei Miller. Kiev ha cominciato a prelevare il gas dai depositi ma, ha sottolineato Miller, essi non sono riempiti a sufficienza e questo comporta rischi per il transito verso l'Europa.



«La situazione sugli approvvigionamenti di gas in Italia al momento non è preoccupante», dichiara il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Il ministero sta monitorando la situazione e «non registra ad oggi variazione del flusso» di gas. «I tecnici del Ministero - ha aggiunto la Guidi - continueranno a monitorare l'evoluzione della vicenda che tuttavia, ad oggi, non registra variazioni del flusso di transito verso l'Italia di gas russo mentre le importazioni da altri punti sono regolari».



«Più in particolare - ricorda il ministro - l'erogazione di gas anche da parte degli stoccaggi italiani, che sono stati riempiti durante il periodo estivo in modo pressochè totale (oggi siamo al 90% del grado di riempimento), è iniziata da poco; e l'Italia ha un alto grado di diversificazione degli approvvigionamenti, potendo contare sulla produzione nazionale (che continua a fornire il suo apporto di sicurezza), su importazioni via gasdotto da Nord Europa, Algeria, Libia, e sui tre terminali di rigassificazione ( attualmente utilizzati al di sotto delle loro massime capacità)».
Il ministero spiega inoltre che, al fine di assicurare una ulteriore misura per fronteggiare possibili situazioni di richiesta di punta in caso di freddo eccezionale nella seconda metà dell'inverno, anche quest'anno è stata predisposta negli stessi tre terminali la misura di «peak shaving» che consente di avere disponibili fino a 30 milioni di metri cubi aggiuntivi per alcuni giorni.
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