Draghi, le riforme strutturali nazionali sulla disoccupazione non sono rinviabili

Mario Draghi
Mario Draghi
Venerdì 22 Agosto 2014, 21:08 - Ultimo agg. 22:36
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«La disoccupazione strutturale era già alta nell'area euro prima della crisi e le riforme strutturali nazionali per affrontare questo problema non possono più essere ritardate».



Lo afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, invitando ad andare avanti con le necessarie riforme strutturali, in particolare, appunto, sul lavoro.



«Due tipi di misure per il mercato del lavoro sono una priorità» secondo Drgahi e riguardano l'aiutare i lavoratori a trovare rapidamente nuove opportunità e nuove occupazioni così da ridurre la durata della disoccupazione e rafforzare le competenze della forza lavoro.



Per ridurre l'elevata disoccupazione serve un mix di politiche che unisca misure monetarie, di bilancio e strutturali. «Sarebbe utile se la politica di bilancio giocasse un ruolo maggiore accanto alla politica monetaria e ritengo che ci sia spazio per questo, tenendo in considerazione le specifiche condizioni e i vincoli legali.
Queste condizioni includono i livelli di spese dei governi e di imposizione fiscale che, nell'area euro in rapporto al pil, sono già fra i più alti al mondo. E operiamo nell'ambito di alcune regole di bilancio- il Patto di stabilità e crescita - che agisce come ancora per la fiducia e che sarebbe controproducente rompere».