Rc auto, maxi multa per le compagnie che non applicano gli sconti

Rc auto, maxi multa per le compagnie che non applicano gli sconti
di Cinzia Peluso
Martedì 4 Agosto 2015, 11:53 - Ultimo agg. 15:32
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La scure di sanzioni pesantissime, da 10mila a 100mila euro, si abbatterà sulle compagnie assicurative se non pubblicheranno gli sconti su internet. La rivoluzione rc auto, che dovrebbe rendere finalmente giustizia soprattutto agli automobilisti del Sud, si delinea. Le nuove norme del ddl concorrenza, approvate in commissione alla Camera, prevedono pure che le assicurazioni dovranno rimborsare il danno morale in caso di incidenti con lesioni importanti. E i risarcimenti potranno salire anche del 40% a discrezione del giudice. Un ruolo determinante nella riforma lo svolgerà l’Ivass. All’Authority di controllo sulle assicurazioni spetterà stabilire il valore minimo degli sconti (che dovranno essere applicati dalle compagnie) che dovrebbero finalmente eliminare le disparità di prezzi tra il Sud e il resto d’Italia. I guidatori virtuosi che non hanno fatto sinistri da almeno 5 anni e installano la scatola nera avranno diritto ad ottenere la tariffa media più bassa praticata nello Stivale. Ma l’Ania, che rappresenta le compagnie, sta già affilando le armi. «Faremo ricorso», annuncia il presidente dell’Associazione Aldo Minucci, sostenendo che i nuovi poteri dell’Ivass violano la direttiva Ue sulla libertà tariffaria e la conseguenza sarà un rincaro delle polizze. Non è la prima volta che le assicurazioni spostano la battaglia in Europa. Nel 2000 il blocco dei premi stabilito dal governo D’Alema, che congelava i premi in assenza di incidenti, venne bocciato dall’Ue. Ma stavolta il provvedimento approvato con un consenso bipartisan è più articolato e, secondo gli esperti, potrebbe finalmente superare lo scoglio Ue. Tra l’altro, si prevedono importanti novità per stanare gli evasori che proprio al Sud raggiungono la vetta di un’auto su dieci fuorilegge. Basteranno le rilevazioni automatiche con Tudor e telecamere e non sarà più necessaria la presenza della polizia per accertare la violazione dell’obbligo dell’assicurazione del veicolo.

Ma è proprio quanto aveva chiesto l’Ania all’assemblea annuale.

Questa norma si dovrà incastrare nel Codice stradale, che richiederà una modifica. Ma per il presidente della commissione Attività produttive della Camera, il dem Guglielmo Epifani, che ha svolto una trattativa determinante questo è un punto fondamentale, che ha portato all’approvazione della riforma (che ha visto impegnato in prima linea il parlamentare napoletano Leonardo Impegno). «È da due anni che sto lavorando. Un negoziato intenso con le assicurazioni, che grazie alla mia conoscenza profonda del territorio napoletano in cui sono stato eletto, mi ha consentito di trovare una soluzione all’infinita telenovela dell’rc auto», racconta l’ex leader sindacale. E spiega la logica del provvedimento: «Ci sono aree in cui l’assicurazione costa di più, perché le compagnie sostengono di dover affrontare i costi dell’alta sinistrosità. Ma se proprio in queste aree si verifica un comportamento virtuoso è giusto premiarlo. Anche per il motivo che qui l’evasione è a livelli altissimi, o si fa ricorso a immatricolazioni in altre città per beneficiare di prezzi migliori. Ma è evidente che proprio i costi alti favoriscono l’evasione. Un meccanismo perverso che andava avanti da anni, perciò abbiamo pensato di spezzarlo». Anche per Minucci il caro-polizza sarebbe determinato dalla «spropositata presenza delle frodi rispetto al resto d’Europa», oltre che dai «più alti valori dei risarcimenti per le lesioni gravi». Ma il presidente dell’Ania non approva la riforma e paventa la possibilità di una guerra Nord-Sud: «Si contrapporrebbe la necessità di una compensazione da parte di altri assicurati che, per la sola ragione di circolare in zone dove si registrano meno incidenti, dovrebbero pagare prezzi più alti. Non ci sembra che questi cittadini (la maggioranza) possano essere soddisfatti di questa soluzione».

L’8 settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, lo scontro si trasferirà in aula alla Camera. Si dovranno approvare le nuove norme che prevedono anche altre importanti novità. Tra queste la possibilità di far riparare la macchina dal proprio carrozziere e non da quello convenzionato con l’assicurazione, così come volevano le compagnie per concedere le agevolazioni. Inoltre, per i danni importanti ”non lievi” è stata prevista una tabella unica per i risarcimenti, che dovrà essere messa a punto entro 120 giorni dall’approvazione della legge. I parametri di riferimento dovrebbero essere quelli del tribunale di Milano.