Renzi a San Francisco, un napoletano l'organizzatore del meeting con le start up della Silicon Valley

Renzi a San Francisco, un napoletano l'organizzatore del meeting con le start up della Silicon Valley
di Gianni Molinari
Lunedì 22 Settembre 2014, 13:29 - Ultimo agg. 13:36
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C' un napoletano trapiantato nella “Big Apple” dietro l'incontro che Matteo Renzi avr oggi a San Francisco con 150 start-up ed imprenditori italiani del settore high-tech. Fernando Napolitano, 50 anni, ex giocatore di pallanuoto della Canottieri, già consigliere di amministrazione indipendente dell'Enel, è presidente e fondatore di Italian Business & Investment Initiative, un'organizzazione che ha l'obiettivo di portare a New York le start up high-tech e le piccole e medie imprese italiane per incontrare la comunità degli investitori e dei venture capitalist statunitensi. Cioè di trovare partner finanziari per crescere.

A San Francisco, Napolitano è componente dell'Advisory Board della fondazione “Mind the Bridge” presieduta da Marco Marinucci, già direttore esecutivo per lo sviluppo delle attività Business di Google. Napolitano è uno dei fiori all'occhiello della facoltà di economia della “Federico II”, uno dei tanti top manager formati nelle aule di via Partenope negli anni '80.

Negli States in tre anni di attività Napolitano ha portato negli States 215 tra start up e piccole e medie imprese, tra queste la Tecnam, azienda di aeronautica di Capua con sedi in tutto il mondo, che da alcuni mesi ha aperto un nuovo stabilimento in Florida.

Nelle ultime settimane tra New York e San Francisco ha lavorato al programma della visita di Renzi.

«La visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in Silicon Valley – spiega Napolitano - è il segnale forte che in Italia qualcosa sta cambiando, che si guarda con maggior interesse a quegli imprenditori italiani che non si fanno scoraggiare dalla crisi e portano avanti il loro lavoro con competenza, creatività e spirito di innovazione».

A Napolitano non piace il linguaggio della crisi e di un Paese che non ce la fa, il suo – in un certo senso – è un alfabeto americano: opportunità, sfide, innovazione. Anche se «gli investitori stranieri leggono solo titoli allarmanti sull’economia italiana. Se mancano gli interlocutori in grado di spiegare i vantaggi che ci sono nell’investire in Italia – continua - all’estero si baseranno sempre su un’immagine distorta della nostra realtà economica».

Per questo - è il ragionamento di Napolitano – la visita di Renzi «è un’occasione per promuovere iniziative e programmi volti ad individuare i nostri migliori talenti e a supportarli nella creazione di nuove imprese. A Renzi presenteremo i risultati e del Best Program, la borsa di studio dedicata ai giovani laureati con un'idea di impresa realizzata in collaborazione con Invitalia e l'ambasciata USA a Roma e con il contributo di aziende e regioni».

I giovani selezionati, dodici per l’anno 2014-2015, incontreranno imprenditori di successo e venture capitalist statunitensi, e frequenteranno un corso di imprenditorialità presso la Santa Clara University e seminari presso Stanford e Berkely, grazie anche al preziosissimo contributo del Consolato Italiano a San Francisco e del Console Mauro Battocchi.
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