«Slot machine come demoni, la politica non può più tacere»

«Slot machine come demoni, la politica non può più tacere»
di Carmen Fusco
Venerdì 21 Novembre 2014, 23:36 - Ultimo agg. 22 Novembre, 09:09
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Nola. «La politica non può più tacere. Gli imprenditori e i commercianti devono avere una presa di coscienza. Il gioco d’azzardo, la schiavitù dalle slot machine sono un dramma sociale. Serve un patto per liberare le famiglie».

Il vescovo Beniamino Depalma si infiamma a parlare di gioco d’azzardo. Ha sentito lo sfogo di tante mamme, di tante moglie disperate. Poi ha deciso, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera pastorale.



La sua proposta: «Un patto per sconfiggere la dipendenza dal gioco d’azzardo, demone del terzo millennio, un accordo con i sindaci, la politica, le parrocchie e gli stessi venditori di fortuna per strappare dalle grinfie di una contagiosissima malattia, giovani, adulti e anziani». Penetranti le sue parole: «salvare le persone a rischio da una deriva che toglie dignità».



Il presule ha scritto ai 41 sindaci di una diocesi che estende i propri confini non solo in provincia di Napoli ma anche in quelle di Avellino e di Salerno. Una chiamata in causa che non è solo di adesione al principio della responsabilità che gli amministratori dei territori hanno nei confronti delle comunità.



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