Diffamazione
e leggi pastrocchio

Mercoledì 28 Novembre 2012, 09:48 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 09:50
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Caro direttore,mi rendo conto di toccare un tasto molto delicato per lei e la categoria cui appartiene, ma ritengo importante avere una sua opinione in merito. Mi riferisco alla legge sulla diffamazione. Deresponsabilizzati i direttori e i giornalisti, basta una pena pecuniaria per risarcire un povero cristo diffamato e posto al pubblico ludibrio?





Pasquale Mirante - SESSA AURUNCA



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Caro Mirante, nessuno intende deresponsabilizzare giornalisti e direttori. La legge sulla diffamazione è finita nel cestino semplicemente perché era impostata male e finiva con l'uccidere quel minimo di sacrosanta tutela che è giusto avere quando si scrive di materie incandescenti come la giudiziaria.





Detto questo, non aveva né ha senso prevedere il carcere per i cronisti e non per i direttori.

Semmai andrebbe abolito per tutti relativamente ai casi di diffamazione, sostituendolo con un adeguato sistema di sanzioni che puniscano adeguamente l'errore e il danno prodotti da articoli eventualmente diffamatori.

Il punto è che leggi cucite addosso a casi specifici finiscono sempre per essere dei pastrocchi. Meglio operare a mente fredda ed evitare inutili vendette.



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