Il condono edilizio
le foglie di fico

Giovedì 22 Novembre 2012, 09:44 - Ultimo agg. 23 Novembre, 09:48
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Caro direttore, ho sentito alla radio che il Pdl torna alla carica proponendo ancora una volta il condono per le costruzioni abusive realizzate entro il 2003 e rimaste fuori dalla sanatoria. La novità è che si vorrebbero destinare i fondi raccolti alle zone terremotate del Nord Italia. Lei che ne pensa?



Saverio Franci - San Giuseppe Vesuviano



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Caro Franci, il senatore Nitto Palma (promotore della nuova proposta insieme con un folto drappello di colleghi del Pdl) è tornato alla carica dopo la sonora bocciatura di Palazzo Madama ad analoga e precedente iniziativa.In linea di principio, come ho spiegato su queste colonne, non sarei contrario perché è vero che per una scelta dell’ex giunta Bassolino solo la Campania restò fuori dal condono 2004 non realizzando la legge attuativa che avrebbe consentito l’accesso ai cittadini che avevano realizzato costruzioni non in regola entro il 31 marzo 2003. Insomma, se discriminazione c’è stata, sarebbe giusto intervenire quanto meno per equità. Il problema però è il fenomeno dell’abusivismo in Campania ha raggiunto proporzioni macroscopiche e allarmanti anche perchè i decreti di demolizione non possono essere in gran parte eseguiti ormai per assoluta manca di fondi. Si è creato così il paradosso che il migliore alleato di chi ha commesso abusi sia proprio lo Stato sprovvisto di risorse. E allora sarebbe molto più serio da parte dei promotori, evitare la foglia di fico degli aiuti alle zone terremotate del Nord. Se volessero dare una spinta finalizzata alla legalità, proporre che il ricavato dalle oblazioni versate da chi chiede la sanatoria per il 2003 andassero a confluire in un fondo ad hoc per realizzare gli abbattimenti in lista d’attesa che continuano a deturpare il paesaggio campano. Ma questa soluzione, più volte caldeggiata dal Mattino, i senatori del Pdl misteriosamente non la propongono con la giustificazione assai poco convincente che i fondi non sarebbero sufficienti a risolvere il problema. Ma mi chiedo e le chiedo: davvero si vuole dare un colpo all’abusivismo in Campania o si pensa piuttosto e soltanto alla campagna elettorale?





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