I suoi piatti sono un delizioso azzardo per palati fini, una scommessa quasi sempre vinta grazie alle calibrature perfette e alla giusta quantità di passione, né troppa né troppo poca, quanto basta per rendere perfetto un piatto. Eccoci dunque in questo magico contesto, che fu già residenza di lord Astor. Di recente, anche il suo diretto discendente ha voluto soggiornare qui. Si è cenato open air fino ai giorni scorsi alla Pergola), l'autunno consiglia ora i fastosi interni del winter restaurant o le sale dalla Villa Pompeiana, piccolo capolavoro intatto di un gusto “archeologico” che fu grande tendenza. Servizio felpato, musica soft, una sala dedicata a Mimmo Jodice, impreziosita da celebri scatti del fotografo napoletano, una cantina affascinante, una tavola sobria ed elegante. Dopo gli scampi al vapore su salsa di patate viola, arriva un profumatissimo riso al limone con tonno e liquirizia (c'è anche la variante maionese di ricci e uova di salmone). Eccellente nella sua semplicità lo spaghetto con vongole e pomodorini secchi. Ivan, affabile e sorridente, si prodiga con tutti perché ciascuno scelga il meglio per sé.
“Non mi ispiro a nessuno, seguo il mio estro” tiene a dire.
Davvero è così, la personalità si vede. Pesci freschissimi, cucinati con leggerezza: ricciola con zucchine su salsa di pomodoro giallo, scorfano all'acqua pazza, casseruola di pesci del Golfo con crostacei e frutti di mare. Ma anche un bel filetto di manzo in crosta di pistacchi. Per i dolci ci affidiamo a Angela Petti, brava pasticciera che ha lavorato a Casa Angelina. La sua millefoglie con chantilly, mele e gelato gianduia è una vera delizia.