Mister Ministeriale: a lezione da Scaturchio

Mister Ministeriale: a lezione da Scaturchio
di Alessandra Gargiulo
Sabato 21 Novembre 2015, 15:26 - Ultimo agg. 20 Novembre, 11:22
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Centodieci anni di storia in un assaggio. Tutto il sapore della tradizione pasticceria napoletana che dal 1905 porta nome Scaturchio in questo week end si fa largo a «Magna» (Mostra Agroalimentare Napoletana), esposizione multimediale, sensoriale e interdisciplinare che fino al 10 gennaio al Complesso di San Domenico Maggiore celebra l’antica tradizione gastronomica partenopea. Un approccio del tutto nuovo alla tematica di quel cibo che il mondo ci invidia, coniugando storia degli alimenti, scienza dei prodotti, filosofia dei piatti.



E tanti piaceri del palato su cui ogni fine settimana si concentra golosa attenzione. Questa volta l’incontro è «fatale» e porta con sé tutto l’antico sapore della Napoli dolce: domani (ore 11-12 e 17-18) e domenica (ore 11-12) il maestro pasticciere di casa «Giovanni Scaturchio», Giacomo Cautiello, da 36 anni direttore del laboratorio in vico San Geronimo, racconterà la storia dell’antica pasticceria attraverso i suoi prodotti must e brevettati, come il Babà Vesuvio ed il famosissimo Ministeriale, il corposo doblone ripieno che nella Napoli umbertina divenne irrinunciabile nelle feste eleganti superando brillantemente finanche i controlli dei numerosi «ministeri» prima di arrivare sulla tavola del re. Il segreto della ricetta?



Inviolabile da oltre cent’anni. Ma Cautiello narrerà anche di quelle sfogliate portate sui tavoli di potenti e vertici Onu, e di pastiera, «fatta sempre come antica massaia comanda - sottolinea lui -. Ricotta non troppo grassa ed attenzione a non esagerare con i fiori d’arancio, se ne deve sentire solo il profumo».



Sì alla frutta candita «altrimenti che pastiera sarebbe», e cottura a 200 gradi «ma solo per la prima ora, poi altri 40 minuti a 160/170 gradi». Il maestro metterà a disposizione dei visitatori la sua navigata esperienza anche per realizzare insieme l’impasto del natalizio Roccocò, come guidarli nelle degustazioni di altre tipicità delle feste, struffoli e mustaccioli compresi, realizzati da oltre cento anni a mano nel pieno rispetto della tradizione, seguendo la ricetta originale dell’abile pasticciere Giovanni Scaturchio. Ultimi morsi naturalmente dedicati al babà «dalla doppia bagna» puntualizza ancora Cautiello, e al ministeriale creato con cioccolato fondente finissimo.



È l’antica arte dolciaria di vera qualità, «perché come diceva il grande Mario Scaturchio - conclude il maestro -, si assapora con occhio, naso e bocca. E noi dobbiamo tornare a riflettere su ciò che mangiano e non accontentarci».