Tramite un gruppo di annunci su Facebook, infatti, la giovane modella è stata contattata da una presunta selezionatrice che le ha proposto la cifra di 950 euro per la vendita della propria immagine per una marca sconosciuta di intimo. Il lavoro consisteva nel farsi vedere in intimo su Skype. Trovando ambigua la proposta, la giovane si è finta minorenne e ha chiesto alla selezionatrice se ci fosse stato bisogno di una liberatoria, il nome dell'agenzia e l'indirizzo, ma la risposta, arrivata dopo molto tempo, è stata che al documento avrebbero provveduto dopo le riprese e che l'agenzia fosse la Kmm e si trovasse in corso Umberto a Napoli. Dopo alcuni controlli la vittima ha appurato che l'agenzia ha sede a Philadelphia e che a Napoli non ne esistesse traccia. Così ha chiesto alla selezionatrice se avrebbe potuto raggiungerli in sede per consegnargli book fotografico e curriculum ma quest'ultima le ha risposto che la loro prassi era quella e «di non fare troppe domande».
Ovviamente la giovane non ci è cascata e il video non l'ha fatto e dopo aver ricontrollato contatto e agenzia ha scoperto la scomparsa di tutti i dati. «Mi rivolgo a tutte le mamme - ha detto Andrea Antonella - con la preghiera di stare molto attenti a questi pervertiti che sguazzano nel mare del web.
Per un'adolescente é facile cadere nella trappola, sia per le lusinghe sia per il fantomatico corrispettivo economico, ed episodi come questi sono all'ordine del giorno».