Il fratello del 17enne ucciso: «Non si è fermato all'alt perché il motorino non era suo e non era assicurato»

Il fratello del 17enne ucciso: «Non si è fermato all'alt perché il motorino non era suo e non era assicurato»
Venerdì 5 Settembre 2014, 11:34 - Ultimo agg. 11:46
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Davide Bifolco, il ragazzo di circa 17 anni ucciso da un carabiniere nel corso di un inseguimento la scorsa notte a Napoli, non si è fermato all'alt dei militari «perchè guidava uno scooter non suo, non era assicurato e non aveva il patentino»: lo racconta il fratello di Davide, Tommaso Bifolco. «La mia famiglia non aveva soldi per comprare un motorino a Davide - aggiunge - Forse si è spaventato, forse voleva evitare il sequestro del mezzo e per questo non si è fermato davanti alle forze dell'ordine».