«Una menzogna - si legge ancora - che serve solo a dirottare le responsabilità, anche personali, di aver trasformato un corteo pacifico e combattivo in un episodio di guerriglia urbana. Denunciamo, inoltre, che – sempre da parte dei soliti noti – sono stati pubblicamente fatti nomi e cognomi dei “cattivi” di Città della Scienza da buttare in pasto “al movimento”.
Chiediamo ancora una volta alla magistratura e alle forze dell’ordine di garantire la sicurezza e la vita democratica sul territorio di Bagnoli. Ringraziamo le forze di Polizia e i Carabinieri, che sono stati aggrediti e, rischiando sulla propria pelle, hanno salvaguardato assieme ai lavoratori di Città della Scienza l’incolumità delle migliaia di persone che vi si trovavano in quelle ore. Ringraziamo i cittadini che anche oggi hanno affollato le aree espositive e gli eventi di Futuro Remoto. E non vogliamo immaginare di cosa potremmo stare parlando oggi se i cancelli di Città della Scienza fossero ieri stati sfondati».