Tari, la vergogna cartelle pazze: calcoli sbagliati, centinaia in fila per il reclamo

Tari, la vergogna cartelle pazze: calcoli sbagliati, centinaia in fila per il reclamo
di Valerio Iuliano
Martedì 28 Ottobre 2014, 23:30 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 09:34
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Cinquecento persone in fila tutti i giorni, dalle prime luci dell’alba, spesso con tre ore di anticipo sull’apertura dei cancelli. E solo una sparuta minoranza riuscirà a entrare. Il motivo della ressa non è la ricerca di un biglietto per un concerto o la partita, ma una sacrosanta protesta sulla bolletta Tari, la nuova tassa sui rifiuti. Ciascuno dei contribuenti in fila dinanzi agli uffici comunali di Corso Lucci ha una ragione per protestare.



Sembra proprio che le cartelle inviate dal Comune alle cinquecento persone in fila - tramite Equitalia - siano tutte sbagliate. O quasi. C’è chi ha avuto un avviso di 800 euro anziché di 400, come avrebbe dovuto essere secondo i calcoli giusti. Oppure chi ha ricevuto una bolletta che tiene conto anche di un genitore, scomparso dieci anni fa. A un altro contribuente è stato recapitato un avviso di pagamento per una casa venduta nel 2005.



E per chi non riesce ad accedere agli uffici di Corso Lucci - che possono ricevere solo duecento persone al giorno - le rivendicazioni sono quasi impossibili.






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