L'amministratrice ha chiesto spiegazione del loro comportamento: i tre, dopo averla invitata a farsi gli affari suoi, dietro insistenza, hanno risposto che lo stavano facendo per il bene del cane in quanto secondo loro era maltrattato. L’amministratrice ha chiamato la polizia. I tre responsabili sono stati arrestati e condotti in commissariato. Stamattina i due adulti sono stati condotti a giudizio con rito direttissimo ma poi rinviati al 22 ottobre con la contemporanea sottoposizione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il minore è stato invece condotto al tribunale per i minori a disposizione della magistratura.
La difesa degli animalisti. Dopo il fatto, su Facebook sono piovuti i messaggi di solidarietà alla Zeno e alla sua famiglia.
La Zeno ha pubblicato anche un messaggio sulla propria bacheca. «La mia colpa è di avere agito con il cuore e non con la testa si legge tra l'altro - Tutto questo per salvare un essere vivente che purtroppo in questo paese è considerato solo un animale che non viene tutelato».