Napoli, ordigno esplode al terzo gol azzurro contro il Milan

Napoli, ordigno esplode al terzo gol azzurro contro il Milan
di Maurizio Cerino
Lunedì 5 Ottobre 2015, 14:03 - Ultimo agg. 14:09
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Quando la passione calcistica rasenta la follia e rischia di trasformarsi in tragedia: un'esplosione violentissima per festeggiare il terzo gol del Napoli, quello firmato da Insigne. Tutto accade in piazzetta Volturno, uno slargo del corso Garibaldi, più precisamente all'interno del vico Pergola, un budello che confluisce in via Sant'Antonio Abate.

Il boato alle 22,30, minuto più, minuto meno, in coincidenza, come detto, del gol di Insigne, il terzo contro il Milan.

Un boato secco ma estremamente violento, al punto da far vibrare le pareti delle abitazioni, come detto da alcuni abitanti della zona, che si sono riversati in strada, nel timore di qualcosa di grave.

Qualcuno pensa subito, invece, all'esultanza della tifoseria. L'esplosione ha fatto danni notevoli: i parabrezza e i vetri dei fari delle vetture, 4 o 5, parcheggiate nel vicolo, vibrano i vetri anche dei palazzi del corso Garibaldi. Le schegge metalliche si sono conficcate nelle vetrine di un negozio della Amplifon. All'angolo tra la piazzetta e il vicolo, dove si trova una pizzeria, è ben visibile una depressione sulla pavimentazione stradale in basolato vesuviano: è il segno classico di uno scoppio.

«Forse dovuto ai mortaretti dell'esultanza calcistica» hanno pensato gli abitanti della zona, abituati a tali esplosioni di euforia. La notizia inizia a rimbalzare, nella zona, quando si sparge la voce di una persona finita in ospedale, una donna con la schiena insanguinata. Qualcuno ferma una vettura della polizia municipale con i lampeggianti accesi.

Gli agenti municipali, sollecitati dai presenti, hanno dato l'allame al 113 ma gli agenti della volante, sopraggiunta dopo parecchio tempo, secondo testimonianze degli abitanti, non si saranno addentrati nel vicoletto e non hanno notato i danni provocati dall'esplosione.

Un passante, osservando il punto dell'esplosione, nota una spoletta, di quelle montate sulle granate tipo «Smrc». Quindi non il classico «super petardone» utilizzato di solito in occasioni del genere o anche negli attentati dinamitardi del racket. Ipotesi, quest'ultima, esclusa da subito perché l'ordigno non è stato sistemato davanti ad alcun negozio ma in un vano del muro di un palazzo. La donna ferita, secondo quanto si è appreso è stata accompagnata all'ospedale Loreto mare.