Santa Chiara, rifiuta di restituire il pallone: giovane ferito con bottiglie dalla baby gang

Santa Chiara, rifiuta di restituire il pallone: giovane ferito con bottiglie dalla baby gang
di Melina Chiapparino
Sabato 18 Aprile 2015, 22:29 - Ultimo agg. 23:59
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Punito con lanci di bottiglie e insulti. É accaduto ieri pomeriggio ad un 27enne napoletano che si trovava nei pressi del cortile della Chiesa di Santa Chiara, nel cuore del centro storico cittadino, dove spesso si riuniscono gruppetti di giovani per giocare a calcetto.



A scatenare l’aggressione violenta della compagnia di giovanissimi che si stavano intrattenendo nel cortile è stato il rifiuto del 27enne di riportare il pallone al gruppetto. Poco prima di ciò che è stato considerato un oltraggio dai ragazzini, si erano succeduti alcuni richiami del 27enne che aveva chiesto al gruppo di allontanarsi dal momento che la palla lo aveva sfiorato.



Quando il giovane si è apertamente rifiutato di raccogliere il pallone, all’indifferenza che aveva contraddistinto le prime reazioni del gruppetto è subentrata, nel giro di una manciata di secondi, una vera e propria aggressione, cominciata con minacce e insulti ed immediatamente degenerata. Alcuni ragazzini si sono scagliati contro il 27enne e nella confusione sono state lanciate delle bottiglie che hanno colpito il volto del ragazzo. I cocci di vetro lo hanno ferito al volto ed alla testa ed in quel preciso istante, il 27enne non è riuscito più a vedere i suoi aggressori, né a rendersi conto di cosa stesse accadendo.
I momenti successivi al lancio delle bottiglie sono stati di totale caos. I ragazzini si sono dileguati, fuggendo via dal cortile mentre il ragazzo che sanguinava è stato immediatamente soccorso dai passanti e dall’ambulanza della postazione di piazza del Gesù. I sanitari del 118 hanno riscontrato un trauma cranico e ferite da taglio sul volto ma, fortunatamente, il giovane non aveva riportato tagli profondi. ‘L’aggressione riporta all’ordine del giorno il tema della mancanza di spazi per i giovani che non hanno luoghi appropriati e a loro destinati- sottolinea Pino De Stasio, consigliere della II Municipalità con delega al centro storico- ovviamente va condannata ogni forma di violenza ed espressa massima solidarietà al 27enne ferito ma le istituzioni devono prendersi le loro responsabilità e, come più volte abbiamo segnalato, diventa necessario eseguire da parte del Comune un monitoraggio delle strutture disponibili o dei luoghi da poter convenzionare con le realtà parrocchiali per offrirle ai giovani, come il campetto di Santa Chiara ancora chiuso’.